Dedicato al niente.

 

C’è qualcuno?, ho gridato uscendo appena dalla mia macchina ferma, rivolgendomi verso una zona assolutamente poco illuminata dai lampioni, in questo enorme parcheggio accanto allo stadio del calcio. Non c’è stata alcuna risposta, soltanto il solito silenzio tracciato dal debole brusio costante della città di notte; però ho anche avvertito un leggero rumore da qualche parte indefinibile, così sono rientrato dentro la mia vettura, ho messo di nuovo in moto, ed ho subito acceso i fari, ingranando la marcia ed orientando la direzione della macchina verso quella zona che mi pareva più sospetta. Mi è parso certo che qualcosa stava comunque succedendo, ed è cosi che cercando di conservare una certa razionalità, ho preso la mia pistola da dentro il cassettino del cruscotto. Lentamente sono andato avanti con i finestrini abbassati per ascoltare ogni ulteriore rumore, e poi, illuminando quanto potevo con i fari, mi sono concentrato su ogni metro del campo visivo di fronte a me. Ma non è successo niente, né ho notato cose particolarmente strane.

Allora ho fatto il giro completo del parcheggio, e quando mi sono ritrovato nella zona maggiormente illuminata dai lampioni, ho spento i fari della mia auto e ho rallentato fino quasi a fermarmi; poi mi sono fermato difatti, e sono sceso dalla mia auto per rendermi conto dell’aria fresca e di ogni altro dettaglio attorno. Forse mi piacerebbe succedesse qualcosa di importante. Passo ogni notte su questa distesa di asfalto senza nulla, ne conosco ogni particolare, scruto costantemente con gli occhi bene aperti in mezzo a queste tenebre, mettendo a fuoco qualsiasi sciocchezza possa presentarsi anche in lontananza, ma non succede quasi un bel niente in queste notti, giusto qualche macchina che ogni tanto si ferma qui, ma quasi per sbaglio.

Mi piace comunque questo buio, mi fa sentire abbastanza protetto qualche volta, anche se è ovvio che lo temo, perché è proprio da lì che potrebbero uscire fuori i pericoli maggiori per la mia persona. Svolgo un mestiere pericoloso, è più che evidente, anche se fino ad oggi non mi sono mai ritrovato in situazioni particolarmente difficili, o in cui è stata messa in dubbio la mia incolumità. In ogni caso ho sempre la mia pistola carica, anche se i miei capi neppure sospettano che io porti un’arma sempre con me. Certe volte ho avuto anche paura dei carabinieri oppure della polizia. Potrebbero passare di qui, fermarsi davanti alla mia auto per un controllo e chiedermi che cosa stia facendo a fari spenti in questa zona dove non c’è niente. Non potrei certo spifferare a loro tutta la verità, considerato che alla fine non so neppure con certezza per chi io stia lavorando. Potrebbero perquisirmi, per uno scrupolo tutto sommato possibile, e trovare facilmente la mia pistola con la matricola limata, ed allora le cose si metterebbero davvero male per me e il mio mestiere.

Quando parlai di questa possibilità ai miei capi, sempre tramite un messaggio dal mio cellulare, loro mi risposero però di avere delle amicizie influenti nel settore, e che non ci sarebbero mai stati per me dei problemi seri. Però non sapevano della pistola. Per questo cerco sempre di riporla da qualche parte dentro la mia macchina dove non si veda e non si trovi facilmente, pur restando abbastanza a portata di mano. Forse dovrei disfarmene, ho riflettuto qualche volta, anche se poi mi sentirei meno sicuro. Però fino ad oggi non si sono mai presentati dei problemi seri per me, e forse mai si presenteranno. Devo trovare più fiducia nella mia persona penso: cercare di avere soltanto delle idee più che positive, e immaginare il mio lavoro come un mestiere qualsiasi, un’attività proprio come tante, che non deve procurare per forza un mare di guai; e che in ogni caso resta per ora l’unica cosa a cui riesco a dedicare tutto questo tempo.

Bruno Magnolfi

Dedicato al niente.ultima modifica: 2019-03-06T20:11:47+01:00da magnonove
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