Sbagli clamorosi.

 

Stanno tutti fermi nel momento in cui li guardi, ma appena sono sicuri di non essere osservati, ecco che iniziano a girarsi, a parlare tra di loro, a ridere e scambiarsi segnali di condivisione. Allora cerchi di ignorarli, di fingere che neppure siano qui, proprio da queste parti dietro di te, e che le cose di cui parlano risultino soltanto il frutto di superficialità e di semplice egoismo. In certi casi, sempre volgendo loro le spalle, ti soffermi ad ascoltare quei loro discorsi, e spesso ti pare persino impossibile che dicano davvero cose di quel genere.

Non ha alcuna importanza rifletti, sono soltanto costituiti di quel nulla che in un brutto giorno li ha voluti chissà come generare, e forse loro stessi prima o dopo si renderanno conto in maniera autonoma che i loro argomenti, con quanto pretendono di essere migliori di qualsiasi altra conclusione, non faranno altro che portare tutto quanto verso qualcosa che sarà peggiore di qualsiasi già nefasta previsione.

Poi però ti chiamano, mentre già ti eri quasi disinteressato dei loro comportamenti, e allora ti volti manifestando una certa sorpresa, ed ecco che quelli ti chiedono subito se vuoi provare a stare assieme a loro. Naturalmente fai cenno di no con la tua mano, come se avessi ben altro di cui occuparti in questo preciso momento, e per dimostrazione di questo pensiero ti allontani subito come se non avessi niente a che fare con gente di quel tipo, o forse per evitare ulteriori richieste da parte loro. Però inizi a pensare all’offerta che ti è stata fatta, e riflettendola meglio non ti sembra più così completamente assurda com’era sembrata inizialmente.

Così torni sui tuoi passi, ti fermi, loro sembrano ancora immobili, in attesa, però ti pare che sulle loro facce si sia formato un lievissimo sorriso. Ti guardi attorno, non trovi niente di anormale in tutto ciò che ti circonda, così vai a sederti su di una seggiolina del caffè all’aperto dove stanno tutti, mentre gli altri non sembrano neppure meravigliarsi troppo del tuo arrivo. Per il momento non hai voglia di parlare con nessuno, sia ben chiaro, però sai bene che ti verrà domandato qualcosa tra pochissimi momenti, perciò dovrai rispondere e spiegarti, ma sempre che tu ne abbia davvero voglia, ed insieme alle tue parole forse scivolerà via quella diffidenza che hai sempre avuto verso coloro che per tutto questo tempo hai considerato degli estranei.

Ti parleranno probabilmente di cose semplici, quasi di ovvietà, ma lo faranno giusto per instaurare un primo collegamento tra quelli che tu consideri due mondi differenti. Ed invece no, ecco che ti offrono qualcosa da bere, ti dicono che se non ti va puoi andartene in qualsiasi momento, ma se rimani lo fai soltanto per una tua precisa volontà, perché nessuno di loro ti trattiene. Come ti chiami, chiedono poi sommessamente, e tu lo dici, ed aggiungi subito qualcosa che sa di personale, esattamente come il tuo nome, e loro ascoltano, lasciano che tu spieghi i tuoi argomenti, tu dica quello per cui provi qualche necessità, ciò che ti sembra di poter estrapolare tra i tuoi pensieri in questo momento esatto, insieme a tutto quello che hai sempre considerato come una semplice profonda verità. Quando infine te ne vai saluti tutti: sono come me, pensi già meravigliandoti degli stessi tuoi pensieri; soltanto non sanno di sbagliare.

Bruno Magnolfi

Sbagli clamorosi.ultima modifica: 2018-06-14T21:43:51+02:00da magnonove
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