Una sfumatura dell’espressione

“Certe volte, Herbert, non ti riconosco…”, aveva detto la donna spegnendo nel posacenere la sua sigaretta fumata solo a metà. Sedeva, evitando di appoggiarsi allo schienale della sua sedia, ed evitava di guardarlo, come se cercasse di stare distaccata da tutto. Lui aveva detto qualcosa, senza spiegarsi, pronunciando sottovoce certe isolate parole che nel suo immaginario sembravano vagare dentro alla … Continua a leggere

Impossibilità quotidiane

La mattina dietro le tende appare livida, proprio come ieri. Ho trent’anni, mi sento già vecchia, senza entusiasmo, indosso qualcosa e giro per casa cercando gli oggetti che mi rassicurano. Il mio turno di lavoro al negozio è al pomeriggio, avrei tutta la mattina per me, ma non riesco a far niente. Inizio con fatica a riordinare la cucina, tanto … Continua a leggere

La propria convinta solitudine

Il signor Bonelli dalla sua finestra osservava immobile e in silenzio il traffico lungo la strada cittadina davanti casa sua. Poteva passare per combinazione qualcuno che conosceva, e lui sarebbe stato pronto a salutarlo; altri avrebbero potuto fargli un cenno dalla strada per raggiungerli, per invitarlo a prendersi un caffè nel locale all’angolo, e lui li avrebbe seguiti volentieri. Ma … Continua a leggere

Certe fotografie in bianco e nero

La sera della festa erano in sei, Antonio ricordava tutto perfettamente. Per loro non era un’occasione precisa, avevano soltanto deciso che quel sabato era il giorno giusto, c’era gente in giro, potevano mescolarsi agli altri e senza cattiveria ridere di loro. Fulvio era giunto per primo a casa di Loris, e loro due avevano deciso che sarebbero andati in un … Continua a leggere

Frammento di un pensiero poco importante

Ci vado, entro dentro, vedo cosa c’è. Questa l’idea principale. Poi seguono tanti punti interrogativi prima della decisione vera. Eppure sembra impossibile che possa essere diverso da come sono riuscito a pensarlo. Poi basta una sola, semplice porta chiusa e tutto perde importanza. Mi sono sforzato, ho provato a tirar fuori tutto quello che in me pareva tendesse verso quella … Continua a leggere

Il dolce letto del fiume

La ragazza, sulla sponda del fiume, si era legata sopra le spalle il suo vecchio zainetto di scuola riempito di pietre, ed adesso restava là a piangere, assolutamente incerta sulla decisone da prendere. Ormai era buio su quel tratto di argine che le era sempre piaciuto, dove tante volte era andata con lui, nessuno avrebbe più potuto notarla, ma la … Continua a leggere

Il disegno per la copertina di un libro

La lampada illumina il piano dello scrittorio in modo implacabile, con la sua luce decisa, definita. Osservo i pochi oggetti là sopra, le carte disordinate, le matite, i piccoli abbozzi di disegno che ho già tentato più volte. Non so, non riesco a capire: è come se le idee per questo soggetto che vorrei disegnare fossero tutte fuggite, e niente … Continua a leggere

Il mercato quotidiano

Il signor Vannini e la sua consorte, come già era accaduto qualche altra volta anche se non di frequente, avevano invitato per quella sera i coniugi Rilotta a prendere un caffè in casa loro. Si erano accomodati nelle poltrone del salotto e dopo poco la signora Vannini era tornata con uno scintillante vassoio con il caffè e dei pasticcini. La … Continua a leggere

Il risultato migliore

Le parole di Franco si erano immediatamente imbrogliate mentre cercava di dire qualcosa di carino. Aveva ripetuto come balbettando qualche sillaba, e Laura gli aveva sorriso, come se fosse disposta per una volta a perdonare un ragazzo un po’ pasticcione. Ma Franco non voleva che lei sopportasse la sua timidezza, e neppure che a lui fosse perdonato qualcosa per simpatia … Continua a leggere

Il crollo del panorama

Lei generalmente osservava il panorama fuori dall’abitacolo, intorno alla strada, quella porzione di strada che si snodava davanti al parabrezza dell’auto. In certi momenti pareva che i suoi pensieri seguissero le onde sinuose delle colline, evitando che gli oggetti di quelle sue immagini si scostassero mai troppo dai suoi preferiti. “Guarda la fila di quei cipressi, come disegna tutto il … Continua a leggere

La scomparsa di Cicala

“Lo so che non avrei mai dovuto avere un’opinione così netta e definita. Si tratta del fatto che normalmente tutti hanno parole leggere, interpretabili in un modo o nell’altro, in maniera che con un semplice sorriso le cose generalmente si mettono subito a posto. E’ sgradevole invece dire davvero quello che si è sempre pensato, ti fai il vuoto attorno … Continua a leggere