Dietro al sorriso del cameriere

Il mio mestiere è questo, non c’è niente da dire. Qualcuno storce la bocca se me lo chiede, ma io sorrido quasi sempre, ormai sono abituato a certi giudizi. Sono cameriere in una pizzeria, ogni sera su e giù lungo i tavoli apparecchiati con tutta la gente che mi dice cosa desidera e mi porti questo o quell’altro. A me … Continua a leggere

La comprensione del senso

L’uomo resta fermo sulla banchina del porto, le mani sprofondate nelle tasche della sua giacca, il cappello con la tesa di poco sopra gli occhi, quasi a nascondere qualcosa del viso. Osserva l’acqua scura che oscilla lievemente sciabordando sul cemento del molo. Dall’altra parte forse devono iniziare le operazioni di carico di una nave ormeggiata e quasi immobile, senza alcuna … Continua a leggere

Oltre la politica più abituale

La riunione era per le sedici. Lei si era portata la cartella con gli appunti e alcuni documenti in merito all’intervento che si era preparata. Le sue parole avrebbero dovuto essere soffici, accarezzare i temi importanti senza dare l’impressione di aggredire nessuno. Non era affatto semplice mettere tutti d’accordo, o meglio, far stare dalla propria parte almeno la maggioranza dei … Continua a leggere

Trenta e lode

La ragazza aveva alzato gli occhi dal libro rispondendo a qualcosa che si era mosso leggermente nel campo visivo di fronte a lei. Stava ripassando con impegno su un grosso tomo zeppo di sottolineature i temi principali dell’esame di antropologia culturale che avrebbe dovuto sostenere tra non molto, e come sempre le capitava, si sentiva assolutamente impreparata, come non avesse … Continua a leggere

Fuori e dentro ai pensieri di sempre

Da tempo non stavo affatto bene da alcuna parte. Cercavo di mantenermi calmo, ma il problema si presentava continuamente: il mio passato in mezzo ai miei pensieri diventava ogni giorno più ingombrante, tanto da non farmi dormire, da lasciarmi inquieto e angosciato in ogni momento del giorno e anche della notte. Camminavo per tutta la città per cercare di distrarmi, … Continua a leggere

La fine della favola

Che senso ha cercare di spiegarti quello che provo? diceva lui sottovoce, senza neppure guardarla. Il bicchiere oscillava leggermente dentro la sua mano, la posizione del suo corpo mezzo disteso sul divano davanti al camino che fiammeggiava sembrava un’immagine di decadenza, come una figura statica dentro a un dipinto, senza rimandi, quasi l’interpretazione del nulla. Lei non si era minimamente … Continua a leggere

Siamo tutti perdenti

Avevano trascorso la serata in un bar, uno di quelli dove l’aperitivo si fonde assieme alla cena, poi avevano salutato i ragazzi a voce alta con i modi di fare di chi ha qualche impegno impellente, ed erano saliti sopra la moto di uno dei due, a caccia di qualcos’altro da fare. Lungo i viali avevano discusso più a gesti … Continua a leggere

In compagnia della solitudine

Mentre tornavo in città con la mia auto mi chiedevo ancora il motivo della voglia che mi era presa di trascorrere quel pomeriggio domenicale nella casa di campagna di quei miei amici di vecchia data. Ero arrivato da loro in quel primo pomeriggio, dopo avergli fatto una semplice telefonata, e ci eravamo piazzati a goderci il sole nell’ampio giardino, parlando … Continua a leggere

Un attimo per cambiare le cose

Non lo so, continuava a ripetersi mentalmente come cercando di darsi una convinzione ulteriore circa la sua fisiologica incapacità di decidere, quel non riuscire mai a sapere la soluzione migliore da prendere. A volte era patetico, se ne rendeva perfettamente conto, restarsene lì davanti a una domanda qualsiasi senza riuscire a dire se voleva una cosa oppure quell’altra, era un … Continua a leggere

Senza necessità di risposte

Indubbiamente sono una persona mediocre, lo so, me ne rendo conto perfettamente. Certe volte incontro per strada delle persone che conosco, quelle mi dicono qualcosa di spiritoso, sostengono a voce alta che io sappia bene dove stia andando, per esempio, anche se sto facendo soltanto un giretto tanto per far passare un po’ il tempo, senza una meta precisa. Tutti … Continua a leggere

Finalmente a mio agio

Andiamo, aveva detto Lorenzo senza permettere repliche. Così erano scesi dall’auto, anche se Fabrizio, suo fratello minore, non aveva ben capito verso dove stessero andando. Avevano percorso qualche metro sul marciapiede, senza che nessuno dei due avesse più detto nulla, e poi erano giunti davanti a un portone, Lorenzo aveva fatto suonare brevemente il campanello di fianco e qualcuno all’interno … Continua a leggere

Il principio di qualsiasi pensiero

La brezza leggera di questa mattina giunge piacevole a muovere con delicatezza le foglie degli alberi, e tutti gli oggetti del mondo, pur disposti in maniera spesso casuale, paiono sistemati in modo studiato a creare le coreografie delle scene che probabilmente si svolgeranno nella giornata. Le persone camminano, si salutano a volte, incontrandosi, spesso si sfiorano senza sapere niente l’una … Continua a leggere

Nel cortile polveroso di sempre

I caseggiati attorno al grande cortile erano quasi tutti uguali, composti da tre o quattro piani e con delle terrazzine perennemente ingombre di panni stesi ad asciugare. Nei pomeriggi c’erano sempre i bambini a giocare in quel cortile, ma al mattino appariva sempre irrealmente silenzioso, con quei quattro o cinque alberi polverosi con le radici affondate dentro a un’aiuola di … Continua a leggere

Le peggiori abitudini

E’ tutto inutile, stavo pensando ancora prima di vedere la mia casa dove ero diretto, come ogni giorno, dopo essermi fermato a bere qualcosa con la solita gente del bar, dopo il lavoro. C’era mia moglie là dentro quell’ appartamento, la immaginavo davanti al televisore con le pantofole ai piedi e le mani che lisciavano il pelo del gatto, come … Continua a leggere

Siamo qui, proprio dove dovremo essere

Lui aveva sentito un dolore dentro a una gamba. Aveva chiuso gli occhi, aveva lasciato trascorrere un po’ di tempo, infine aveva detto: non so, sento qualcosa in questa gamba, come se l’osso fosse stretto dentro una morsa. Continuava ad osservare il soffitto mentre restava fermo, supino nel letto, poi, visto che lei non aveva commentato un bel niente, neppure … Continua a leggere

Il canale lungo la strada

Lo sapevo, lo avevo sempre saputo quale fosse il margine di quella strada, la strada lunga e diritta che correva nella nostra pianura a perdita d’occhio, fino al paese. Non ci voleva molto tempo, se andavo a passo svelto bastava una mezz’oretta per raggiungere il circolino e starmene lì, con tutti che ridevano, mi battevano una mano sopra la spalla … Continua a leggere

Siete tutti dei poveri illusi

I passi misurano la distanza dei pensieri tra loro, e la mente elabora figure geometriche impossibili. La città ruota attorcigliando se stessa attorno a dei punti invisibili, come in un obiettivo dalla messa a fuoco indefinita, e le prospettive delle strade appaiono negate, senza trovare uno sbocco. Le autoambulanze lasciano echeggiare le loro sirene attorno al luogo dell’incidente, i curiosi … Continua a leggere

La navicella nello spazio interstellare

Le voci e i rumori arrivavano fino lì, nonostante le porte chiuse, il lungo corridoio e il cuscino sopra la testa di Elisabetta. Ormai andava avanti da tanto tempo la situazione: quasi ogni sera i suoi genitori litigavano, Elisabetta non capiva neanche per cosa, a lei pareva che tutto andasse bene, a scuola aveva anche preso dei buoni voti, ma … Continua a leggere

Via dalla mia vita

Vattene fuori dalle palle, aveva detto lei senza neppure scomporsi, come fosse una frase che aveva pensato di dirgli già mille volte. Nella tasca della giacca di suo marito aveva appena trovato un foglietto con su scritto con il rossetto un nome femminile e un numero di telefono. Non era certo la prima volta che Nicola si dava da fare … Continua a leggere

Soffrendo, quasi di niente

Certe volte penso che non interessi niente a nessuno. Una volta alla settimana vado dalla mia psicanalista, le racconto tutto di me, lo faccio da un anno, lei mi ascolta, annuisce, dice che la strada intrapresa è proprio quella giusta. Poi esco, incontro la gente, vedo gli amici, anche quelli che mi conoscono da tanto tempo, ma tutto mi appare … Continua a leggere

Un giorno di lotta

L’uomo da solo, uscendo dall’ufficio dove lavora fino alle cinque del pomeriggio, percorre come ogni giorno il tratto di strada che lo separa da casa. Il suoi passi hanno un ritmo regolare e non troppo lento, il suo sguardo è orientato sulla porzione di marciapiede che lo precede. I suoi pensieri si accavallano tra le attività che ha lasciato in … Continua a leggere

Sotterfugi deleteri

Il telefono aveva emesso diversi squilli, lui non avrebbe saputo dire quanti, visto che quando aveva iniziato a sentirli forse ne aveva già perduti qualcuno, perciò corse il più possibile in fretta dal giardinetto fino dentro casa sua, sbattendo nella foga anche un piede in un mobile, fino a riuscire a sollevare il ricevitore. “Pronto”, disse con una voce poco … Continua a leggere

Più per gli altri che per se stessa

Il nome della ragazza era Sofia e aveva iniziato a lavorare con un contratto a tempo indeterminato e periodo di prova di tre mesi, presso l’ufficio postale del suo paese. Dapprima la direttrice le aveva detto di smistare delle cose sul retro, ma dopo qualche giorno di adattamento l’aveva fatta sistemare ad uno degli sportelli aperti al pubblico, a servire … Continua a leggere

Tra i pensieri di una persona sfuggente

Chiara e Donato abitano un appartamento dirimpetto a quello del signor Lenzi, al terzo piano di un’anonima palazzina. Loro sono sposati da poco più di due anni, e conducono una vita ordinaria, lavoro, casa, qualche amicizia sporadica nelle serate del fine settimana. Donato saluta sempre con deferenza il signor Lenzi ogni volta che lo incontra sul pianerottolo o lungo le … Continua a leggere

Un uomo tra gli uomini

La confusione di gente che saliva e scendeva dai treni era notevole a quell’ora del mattino. L’uomo era uscito dalla stazione ferroviaria quasi con un senso di liberazione dopo aver attraversato buona parte di quell’edificio gremito ed essersi affacciato su quella grande piazza dominata dall’orologio e dalla bella giornata di sole. Aveva percorso pochi passi, quindi aveva rallentato il cammino … Continua a leggere

Leone per tutti

Che fortuna aver trovato queste due stanze in affitto, pensava il vecchio Leo: la pigione era meno della metà della sua pensione, adatta per poter tirare avanti alla meglio, e il posto era quanto di meglio potesse aver mai desiderato. Era Leone il suo vero nome, ma quasi nessuno lo aveva chiamato così in tutta la sua vita: troppo importante … Continua a leggere

Dentro ad una gabbia infernale

Anche questa notte è passata, come ogni notte, ho pensato svegliandomi. Forse ho sognato qualcosa, ma non lo ricordo, l’importante, anche se non proprio per me, è che i miei occhi si siano ancora aperti stamani, che il mio cuore batta, che io sia ancora vivo, forse questo è già un risultato, oppure un danno, non so. La malattia procede, … Continua a leggere

Oltre lo specchio

Dalla mia finestra guardo il mare. Una distesa piatta e azzurra, luccicante sotto al sole; se mi allontano dalla finestra della mia stanza sembra che il mare voglia entrare dentro, portandosi la sabbia, la salsedine, il suono metodico della risacca, tutto insieme come in un richiamo irresistibile, adagiato sopra questo vento di brezza dolce e fresca. Ieri invece era scirocco, … Continua a leggere

Solitudine maledetta

Sono stanca di tutto, diceva la donna anziana ad una vicina di casa mentre stendeva i panni ad asciugare al sole sullo spiazzo condominiale. Non mi interessa quasi più di niente, me ne rendo conto, ma non so che cosa fare per cambiare le cose. Le mie giornate sono regolate dai compiti di sempre a cui mi sento sottomessa, quello … Continua a leggere

Sostituto degli ideali

C’erano state delle volte in cui essersi detti la verità non aveva portato niente di buono. Così all’incontro seguente ci eravamo guardati bene dal dirci qualcosa di personale e dal confidarci delle opinioni che non fossero meramente generiche. Soprattutto c’era sempre il sospetto di aver detto qualcosa di inadeguato, oppure di mostrare una sensibilità diversa da quella degli altri. La … Continua a leggere

Nessuna attenuante

L’uomo di colore era rimasto fermo sul marciapiede, davanti alla porta a vetri di quel piccolo negozio, con le macchine che transitavano rumorosamente lungo la strada e le persone che si muovevano a piedi in quella zona tutta commerciale della città. Svolgeva da un anno una normale attività di rappresentante di commercio, ma quando c’era qualche trattativa difficile faceva intervenire … Continua a leggere

La polvere sul campo di calcio

Il sole poco sopra alle case spariva ogni tanto dietro a dei grandi nuvolosi tutti bianchi e rigonfi. Un odore di terra era rimasto nell’aria, quasi a ricordare ancora le grida e gli schiamazzi che quel pomeriggio si erano rincorsi tra quei paletti raffiguranti le porte, retti alla meglio con dei piccoli cumuli di sassi che ogni tanto venivano risistemati. … Continua a leggere

Immobile, senza alcun desiderio

Resto sdraiato sull’erba di questo giardino senza preoccuparmi di niente. Le mie braccia sono inerti, le mie gambe pare non abbiano peso. Sono sicuro che qualcuno mi abbia notato, forse si è chiesto che cosa stia facendo, fermo così sopra quest’erba un po’ umida. Ma a me non importa ciò che pensano gli altri, guardo il cielo, ascolto la terra, … Continua a leggere

Estraneo a tutto

Un uomo attraversa la strada. Cammina con calma, si guarda attorno diligentemente, osserva tutti gli elementi capaci di attrarre la propria attenzione. L’uomo sente il dovere di compiere ogni suo atto in maniera ponderata, che sia tenere le mani sprofondate nelle tasche dell’impermeabile, o decidere il tragitto migliore per tornarsene a casa. Sa benissimo dentro di sé che molte cose … Continua a leggere

L’ottimismo che trascina la volontà

“Davvero, non devi preoccuparti di ciò che dicono queste persone, sono soltanto invidiose, in fondo non ne capiscono molto del tuo lavoro, devono solo scrivere qualcosa per rispettare il loro contratto, meglio se quel trafiletto che buttano giù sul giornale riesce a sciupare qualcosa, così sono ancora maggiormente apprezzati”, aveva detto lei con il suo modo sempre ottimistico di parlare … Continua a leggere

Le premesse per la serenità

Perché mai dovrei fare quello che dicono gli altri, pensava il signor Solmi. Sembrano tutti pronti a dirti quello che non li riguarda affatto, solo per il gusto di indicarti quale sia la maniera più adatta per spersonalizzarti. Proprio nel momento in cui tutti paiono convinti di qualcosa, io mi sento assolutamente persuaso del suo contrario. Certe volte sembra che … Continua a leggere

Accadimenti irripetibili

Il piccolo ufficio d’angolo al primo piano di quel palazzo, era in disordine come sempre. Fuori dalla finestra che dava su una delle piazze più frequentate, la gente sui larghi marciapiedi circolava copiosa nell’ora di punta, come ogni giorno. Lui aveva socchiuso i vetri per far entrare un po’ d’aria, poi aveva dato un’occhiata alla posta e alle cose più … Continua a leggere

Una lettera senza importanza

Accanto alla panchina nei giardinetti dove il signor Calamassi era solito andarsi a leggere il giornale per far trascorrere almeno un’ora della sua interminabile mattinata, un piccolo foglio di carta piegato in due era rimasto sull’erba, come smarrito o dimenticato da qualcuno che oramai sicuramente era lontano. Il signor Calamassi lo aveva notato, mentre raggiungeva il suo luogo di lettura, … Continua a leggere

L’enigma dell’evidenza

“Sono soltanto sciocchezze”, aveva detto lui con indifferenza e senza guardarla. Stava cercando di pensare a quale abbigliamento sistemare dentro alla valigia, ma, pur non dandole importanza, aveva anche appena finito di ascoltare una serie di sottili accuse di indifferenza da parte di sua moglie, da lei notate, così almeno aveva sostenuto, da diversi mesi a questa parte. Lui aveva … Continua a leggere

Un oggetto comune e prezioso

Un mozzicone di matita in un angolo, rimasto lì chissà quanto tempo. Angi si volta, vede il mozzicone, cerca di rammentarsi in quale occasione possa essergli caduto per andare ad infilarsi là dentro. Ma la memoria non sembra aiutarlo, e tra l’altro gli pare, guardandolo meglio, un tipo di matita che in genere non ha mai adoperato. Forse sarà caduta … Continua a leggere

Non servirà

A chi interesserà poi tutto questo rumore, questa confusione nata solo dentro la testa, questo bisogno di dirsi qualcosa, ma tanto per dircela, perché altrimenti, scusa sai, non mi sentivo bene, a posto con gli altri, in pace con me stesso. A chi servirà questo aver fatto tanta barriera per frenare, per zavorrare il più possibile a terra ciò che … Continua a leggere

Lungo marciapiedi senza destinazione

Certe volte i segni intorno a me pare desiderino spiegare meglio qualcosa della realtà e indicare una nuova strada per riuscire a comprenderla, un diverso modo per intendere tutto, pensava tra sé la persona anziana mentre camminava lentamente lungo un marciapiede qualsiasi. Le porte delle case si aprono, il mondo si disvela attraverso gli occhi di persone comuni come me … Continua a leggere

Lo sciopero immorale

Gli uomini si erano raccolti tutti da una parte, in silenzio ma come confabulando tra di loro, seduti svogliatamente sulle grosse pietre al sole e al vento. Le donne invece erano rimaste in piedi, vicino alla scalinata della Chiesa, in attesa di qualcosa sulla piazza del loro minuscolo villaggio. Invece niente era accaduto, e per parecchio tempo, solo a un … Continua a leggere

La sorgente miracolosa

Il paese era sito ai piedi di una collina verdeggiante, ed ogni estate in tanti vi salivano seguendo i sentieri tra la vegetazione per goderne l’aria fresca. C’era un gruppo di rocce polverose ai piedi di quel monte, poco distante dalle ultime case del paese, e qualcuno a luglio notò che nonostante il sole e il secco di quei giorni, … Continua a leggere

Il mondo insopportabile

Mi siedo, nel sole quasi estivo, su di una panca di legno davanti casa mia. Penso che niente valga quanto questa luce, quest’aria tiepida che mi scalda. I miei familiari mi controllano da casa, non vogliono che faccia qualche altra stupidaggine, ma io non ne ho alcuna intenzione. Sto seduto nel sole, mi sento bene, forse mi annoio, ma che … Continua a leggere

Cambierà questa vita

Cammino in mezzo agli altri e immagino sia evidente la mia solitudine. La pulizia e l’accuratezza dei miei vestiti e del mio corpo che fino a ieri per me erano un vanto, hanno lasciato spazio oggi ad una trascuratezza e ad una indifferenza per tutto ciò che riguarda elementi voluttuari del genere. Si tratta di cambiare, questo è l’imperativo che … Continua a leggere

Fantastiche probabilità

Il letto, in quella cameretta a due posti in fondo al corridoio della clinica, era comodo. Dalle sue sponde pareva che tutto cadesse a terra verticalmente, lenzuola, coperte, qualsiasi oggetto appoggiato là sopra, ma tutto l’insieme sembrava ancorato a dei robustissimi tiranti costituiti da cavi d’acciaio che ruotavano lentamente su delle pulegge, a seconda delle tante posizioni che gli infermieri … Continua a leggere

La lezione per diventare normali

Il gruppo degli uomini, rimasti seduti al margine del ballo estivo all’aperto in fondo al paese, aveva continuato a ridere e a sorridere bevendo e guardando le coppie impegnate a danzare, ma alla fine sembrava che quelli lo facessero, anche se inconsapevolmente, più di loro stessi che di quanti si stavano impegnando a fondo sopra quella pista un po’ improvvisata, … Continua a leggere

Sostituzione di personale

Il Primo Affarista era in ritardo. L’altro aveva fatto riservare una saletta in albergo per il loro incontro, e adesso restava seduto continuando a prendere appunti, a lavorare ad un file sul suo portatile e a parlare al telefono sottovoce con certe persone degne della propria fiducia. E intanto attendeva. Il cameriere aveva servito un caffè e dell’acqua minerale gassata, … Continua a leggere

La calma artificiale

L’uomo camminava per strada insieme a tutti i pensieri che gli giravano nella testa, ed i suoi passi cercavano di scansare i piccoli accumuli d’acqua che si erano formati sui marciapiedi, dopo la pioggia insistente di quel pomeriggio. In giro si vedevano poche persone, la maggior parte dei negozi aveva già chiuso, le strade lucide portavano via le ultime auto. … Continua a leggere