Comportamenti naturali.

 

Qualche giorno fa è tornata a farsi vedere in agenzia nientemeno che Carla, l’amica della mia unica collega di lavoro, che però mi ha salutato con una certa freddezza; quindi, si è seduta davanti alla scrivania di Elisabetta, ed ha atteso qualche minuto in silenzio prima di poter andare con lei a prendere un caffè nel localetto qua di fronte. In quel poco tempo in cui è rimasta in ufficio, io non le ho rivolto nient’altro che un semplice saluto iniziale in risposta al suo ordinario buongiorno, ma immediatamente dopo mi è venuto a mente che forse è proprio il comportamento che adotto in certi casi, a rendere le persone scostanti con me. Così ho cercato di cambiare subito atteggiamento. <<Come stai>>, le ho chiesto allora con un certo tono allegro mentre sistemavo dei fogli; <<potresti farti vedere più spesso qua da noi, la nostra in genere è una giornata piuttosto monotona, vediamo soltanto qualche cliente ogni tanto, ma pochi anche di quelli>>. Carla mi ha guardato senza riuscire immediatamente a rispondermi, poi ha detto soltanto: <<tutto bene, ma non vorrei disturbare il vostro lavoro>>. Ho tirato in alto le spalle sorridendo, come a mostrare che non c’era nessun disturbo possibile, e lei mi è sembrata indifferente ai miei segnali. <<Potremo sempre venderti un appartamento>>, le ho detto allora per fare lo spiritoso, ma Elisabetta mi ha gettato uno sguardo fulminante, e Carla ha sorriso senza rispondere niente. Forse dovrei insistere, ho pensato; magari alla lunga potrei riuscire a smuovere di più il comportamento di chi mi trovo di fronte.

Ho lasciato perdere, e loro sono uscite lasciandomi da solo per circa dieci minuti, ma subito dopo mi è venuto a mente Lorenzo, il mio amico della birreria dove vado quasi ogni sera. Lui riesce ad essere perfetto in ogni circostanza: dice una sola parola al cliente che gli chiede una birra, e quello immediatamente si mostra pronto a raccontargli per filo e per segno tutte le proprie cose. Oppure non dice un bel niente, fa il suo lavoro, e lascia che gli altri di fronte al bancone si sentano già dei suoi amici, come se lui fosse capace di comprendere al volo ogni loro difficoltà. Certe volte lo invidio: credo sappia sempre perfettamente la maniera migliore di comportarsi, qualsiasi individuo o comitiva gli si pari davanti. Lo studio, qualche volta, e vedo come riesce quasi sempre a meravigliarmi proprio per la naturalezza con cui si comporta. Non è marginale la capacità di interagire con gli altri per un individuo. Ne scaturiscono delle possibilità che spesso si stenta persino a comprendere, tanto riescono a spianare la strada. Forse dovrei impegnarmi di più in questo senso, ho pensato; magari fare o dire delle cose che normalmente non avrei voglia di esternare, ma tramite le quali tutto diventa più facile, persino farsi dei nuovi amici.

Così, poco dopo, dovendo uscire dall’ufficio per andare ad incontrarmi con un possibile compratore di casa, ho atteso naturalmente che tornassero sia Elisabetta che Carla, e siccome quest’ultima è rimasta sulla porta dell’agenzia scambiando gli ultimi saluti prima di andarsene, ho colto al volo l’opportunità per chiederle con entusiasmo se le andava di fare un tratto di strada con me. Lei non ha detto di no, anche se sembrava perplessa, ma io ho preso la sua risposta quasi per un’affermazione raggiante, così mi sono spinto con lei sul marciapiede, e le ho sorriso con determinazione. Tanto per parlare, le ho rivolto una serie di domande leggere, ma lei si è limitata a rispondere con un sì o con un no, per cui ho iniziato subito a discorrere di me, e di come mi trovassi bene a lavorare con Elisabetta, anche se non è neppure troppo vero. Carla ha detto poco dopo che lungo la via doveva fermarsi in un certo negozio poco più avanti, ed io l’ho accompagnata fin lì, spiegandole che mi aveva fatto molto piacere fare due passi in sua compagnia, così lei mi ha sorriso, mi ha salutato, e poi è sparita dentro ad una bottega di casalinghi, lasciandomi proseguire per la mia strada.

Subito dopo ho cercato di analizzare il mio comportamento con lei, e mi è sembrato di non avere fatto degli errori smaccati, limitandomi a parlare di argomenti generici, senza tentare battute di spirito poco comprendibili, oppure inanellando delle domande insidiose. In ogni caso Carla non mi è sembrata troppo propensa ad intavolare discorsi impegnativi, ed ho immaginato che probabilmente, nello stesso momento in cui si è liberata di me, abbia quasi tirato un bel sospiro di sollievo. Sono sicuro che altri avrebbero fatto molto meglio al posto mio, però mi sono convinto che sia questa la strada da intraprendere, e che nel futuro tutto sicuramente mi verrà più naturale.

Bruno Magnolfi

Comportamenti naturali.ultima modifica: 2022-09-02T16:29:39+02:00da magnonove
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