Sfida.

 

<<Ho forse frequentato mia sorella, in una maniera più assidua, solamente negli ultimi paio d’anni, rispetto ai tempi precedenti durante i quali praticamente non ci vedevamo quasi mai>>, dice Lina a Renato, mentre proseguono a camminare con il cane Ettore al guinzaglio su una larga spiaggia normanna dalle parti a sud del porto di Le Havre. <<Lei ha sempre fatto delle scelte stravaganti, e si è ritrovata così anche a criticare, con una certa naturalezza, la mia decisione di sposarmi con Antonio. Ad Elena non piaceva, diceva che non era il tipo di persona adatta a me, poi però quando sparava così le sue opinioni, terminava sempre facendosi una piccola risata, come per troncare ogni discorso, cercando di dimostrare in questo modo che di tutto l’argomento alla fine non le importava quasi niente>>. Renato annuisce, non ha mai visto Lina così sincera come in questo momento, perciò anche se non se ne chiede il motivo, mentre ascolta quelle parole, immagina comunque di essere lui in qualche maniera ad averla stimolata nel rivelare così tante cose su di sé. <<Lei è più piccola di me di un paio di anni, e si è sempre comportata come se dovesse recuperare in qualche modo questa specie di difetto. Così durante un periodo di distacco completo da me e soprattutto dai miei genitori, si ritrovò probabilmente disperata dentro un vagone della metropolitana di non so quale città, seduta di fronte ad un ragazzo all’apparenza disperato almeno quanto lei. Finirono col mettersi assieme, e poco dopo si stabilirono a Parigi, a fare il mestiere dei lavapiatti in un ristorante del quartiere latino. Forse è anche questo il motivo per cui provo diffidenza per quella città, anche se Elena ovviamente ci rimase poco, in quei tempi lontani>>.

La spiaggia è scura da quelle parti, intrisa di umidità salmastra, ed ogni tanto si vedono dei rigonfiamenti qua e là entro cui probabilmente si è ritrovato bloccato qualche mollusco, sorpreso dalla bassa marea. Ettore annusa dappertutto, e sembra gradire quella giornata ventosa e con scarsa luce, carica com’è di grigie nuvole atlantiche. A Renato piacciono gli argomenti di Lina, li trova sempre curiosi, interessanti, lontani dalle consuetudini che normalmente lo annoiano, come se quei suoi punti di vista fossero sempre un po’ ricercati, frutto di una sensibilità o di una natura che probabilmente a lui magari sfugge, nella maggior parte dei casi, ma da cui si sente attratto. Forse vorrebbe porle qualche domanda, eppure si trattiene, ad evitare che quel flusso di coscienza si interrompa, e lasci di nuovo privi di luce quegli aspetti particolari e forse anche dolorosi.

<<Credo sia sempre particolare il rapporto tra sorelle>>, dice ancora Lina. <<Però in certi casi fa acuire una competizione tale da non portare mai a niente di buono>>. Renato si ferma un attimo forse per togliere qualcosa dalla bocca del suo boxer, ma anche per rallentare il più possibile quella piacevole passeggiata che oramai li ha quasi riportati al loro camper, dove Sandra e Antonio stanno cucinando qualcosa per il pranzo di tutti e quattro. <<Mi piace, come ne parli di Elena>>, le dice poi, senza neppure essere troppo convinto di questa frase, e Lina forse sorride leggermente, ma adesso guarda qualcosa verso il mare aperto, come fossero già lontani ormai tutti i suoi pensieri. <<Dobbiamo rientrare>>, gli dice, come dispiacesse anche a lei terminare proprio ora quella chiacchierata. “Sarebbe bello baciarla adesso, mentre il vento le scompiglia i capelli”, pensa Renato; “e stringerla a me per un momento, per sentirla vera, vicina, almeno per quell’attimo, e non più inafferrabile, come quasi sempre mi appare quando si muove intorno a me nel camper”.

Sandra si affaccia sulla piazzola dove hanno precedentemente posteggiato il loro mezzo, e da lontano fa un gesto usuale a Lina e a Renato, semplicemente alzando un braccio mentre li guarda, come per richiamarli ambedue da quella parte. <<Mia moglie è sempre la solita>>, gli viene di dire a Renato sorridendo, ma senza provare il desiderio di ironizzare su di lei. Lina invece resta in silenzio per un lungo momento, mentre ambedue riprendono a camminare nella sabbia verso il camper. Infine però, quasi sottovoce, lei dice semplicemente: <<comunque sia, ha senz’altro un carattere migliore di quello di mia sorella. Spesso sto anche bene insieme a Sandra; ma forse soltanto perché non provo quasi mai nei suoi confronti il senso forte e definito della sfida>>.

Bruno Magnolfi

 

Sfida.ultima modifica: 2022-05-23T19:54:13+02:00da magnonove
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