Fuori dal mondo.

 

“Il mondo di fuori in questo momento non mi interessa”, fa lei voltando una pagina della rivista elettronica sulla quale prosegue ad indirizzare distrattamente la propria attenzione. La voce che le risponde dentro l’auricolare telefonico dice che forse non è il caso di tirare delle linee troppo marcate durante questo periodo, “più che altro per evitare di doverti ricredere in seguito rispetto a delle prese di posizione così forti”, dice ancora la voce ridendo. Lei ci pensa appena un attimo, poi spiega in fretta che la sua, almeno in questo frangente, non è un’opinione controcorrente che tira a farsi notare in giro da chi la segue sul suo profilo pubblico inserito nei siti sociali. “Ho perso interesse per certe cose”, dice; “tutto qua”. L’amica all’apparecchio così non sa più cosa dirle, le pare quasi impossibile che adesso sbandieri affermazioni del genere, proprio come se le sue caratteristiche fossero il contrario di quelle tipiche delle persone come lei, sempre piena di vitalità, pronta a confrontarsi con gli altri in qualsiasi momento, e sempre in giro a cercare qualcosa sulle espressioni della gente da incontrare fuori da casa, come peraltro è sempre apparsa fino ad oggi ai suoi occhi. “Va bene”, le dice alla fine, “forse dovremo soltanto aspettare il ritorno alla normalità per decidere qualcosa in modo maggiormente neutrale”. Lei non ribatte, aspetta in silenzio il termine naturale di quella conversazione, poi chiude con indifferenza la linea telefonica. In fondo non c’è niente di male, riflette adesso, nel cambiare delle opinioni, pur sotto al peso di qualche decisione obbligata. “La gente mi è ostile, il mondo che si muove fuori da qui mi è quasi estraneo”.

Così poi da sola prosegue nella lettura di qualche articolo tra quelli più vicini agli argomenti che le interessano maggiormente, sempre sulla stessa rivista elettronica, fino ad annotare qualche piccolo appunto sul proprio elaboratore perennemente in funzione. Dovrebbe mettere giù un articolo breve, composto da parole estremamente scelte, alcune espressioni da piazzare sul proprio profilo, una volta ottenuta dal suo assistente la conferma che serve: “qualcosa di semplice, caratterizzato da appena un paio di frasi scioccanti”, le ha spiegato lui; “parole che stiano ad indicare almeno qualcosa di te, forse di un elemento essenziale dei tuoi modi, della tua personalità, di qualche caratteristica comunque difficilmente riscontrabile su altre persone”. Questa in ogni caso è la linea generale che le ha sempre consigliato lui per posta elettronica: intervallare quelle immagini di sé, pubblicate regolarmente sul proprio profilo, con delle prese di posizione quasi scandalose su qualsiasi cosa le venga in mente di dire, o meglio affermare, come fossero elementi essenziali e decisi. Si tratta di creare un connubio anche casuale tra un autoscatto fotografico e qualche frase un po’ sconcertante, in modo da far parlare, più o meno tutti, di quanto sia scoordinata l’esistenza di alcune persone come può essere lei. Che poi si crei o meno un grande seguito a queste invenzioni, in fondo non è cosa che la riguardi troppo; ed ingaggiare una battaglia per sostenere l’importanza di tutto quello in cui finge di credere, fortunatamente è roba soltanto di breve periodo.

Certe volte trova persino faticoso industriarsi in queste faccende, ma generalmente sapere di riferirsi ad una quantità così numerosa di persone che seguono in ogni momento tutte le sue sortite più strampalate, le sembra rassicurante, anche se sente in qualche caso di odiare profondamente chi nutre il desiderio di assomigliarle. Questa essenzialmente è comunque la sua ultima maturazione: il disprezzo quasi totale per tutti coloro che si fanno facilmente abbindolare. “Sono utili”, dice a volte da sola con voce gaudente. “Anche se sono scemi”. Suona il telefono, lei preme –rispondi- quasi sbuffando. “Potrei scrivere che non ho più alcuna intenzione di incontrare qualcuno, durante le mie vuote giornate; e starmene sola, cullata soltanto dalle mie tante abitudini”. “Dovrai pubblicizzare un marchio di automobili, prossimamente”, dice secco l’assistente al telefono. “Non puoi in questa fase permetterti il lusso di mostrarti isolata e asociale”.

Bruno Magnolfi

Fuori dal mondo.ultima modifica: 2021-01-27T20:37:42+01:00da magnonove
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