Sufficiente integrità.

 

Potrei andarmene, ho pensato. Prendere tutto e poi voltare pagina, senza neppure guardarmi indietro. In fondo non ci sarebbe niente di troppo strano, spariscono in tanti ogni giorno, per uno in più non ci farebbe caso proprio nessuno. Una di queste sere potrei gettare il cellulare che mi hanno dato i miei capi dentro l’acqua di un fossato qua attorno, senza alcun ripensamento; poi fare una corsa in macchina fino ad una città tra quelle più vicine a questa, tanto per far perdere tutte le mie tracce, quindi salire sopra un treno, il primo che passa, o quello che per direzione riesca ad ispirarmi maggiormente. Lontano potrei andare; all’estero magari, dove rifare tutto quanto cominciando daccapo ogni passaggio, senza alcuna zavorra.

La mia esperienza forse potrebbe essere utile in un altro paese, qualcuno magari potrebbe apprezzare alcune spiegazioni sostanziali su come si controlla una porzione di città, come si tiene sott’occhio qualche caseggiato, degli incroci di strade, dei viali interi. Magari potrei cercare di vendere i miei servizi a qualche agenzia che si occupa di spionaggio, o cose di questo genere, sventolando in faccia a tutti la pratica che sono riuscito a mettere insieme durante tutto questo tempo, controllando notte dopo notte i dintorni di questo odiato e famoso stadio di calcio.

Però potrebbe essere difficile trovare le persone giuste alle quali mostrare le mie capacità e con le quali intessere dei rapporti di lavoro; potrebbe essere complicato comprendere nel dettaglio le esigenze reali di alcuni personaggi a me sconosciuti, trovati chissà come in posti peraltro molto diversi da quello in cui mi sono fatto le ossa. Potrebbero non riuscire neanche a prendermi sul serio, e non comprendere appieno le potenzialità che posso offrire: immaginandosi magari di avere davanti soltanto un disgraziato in fuga, senza alcun salvacondotto, magari con un passato oscuro alle proprie spalle, e solo il bisogno di raggranellare qualche soldo.

Certo, bisognerebbe cominciassi adesso a studiare una vera e propria pista di fuga, trovare già da ora i contatti più adeguati, avanti di muovermi da qui e prima di qualsiasi altra cosa da mettere in mezzo, e in un secondo tempo presentarmi con grande sicurezza chissà dove, la mia pistola in tasca che mostra sempre serietà di intenti, il binocolo per le osservazioni custodito in una borsa, gli occhiali scuri da individuo irriconoscibile sopra la fronte, ed un vestito estremamente decente, che riesce a dare spessore e qualità a tutto il passato di chiunque. Però difficile sarebbe in questo modo cancellare completamente tutte le mie tracce. I miei capi potrebbero non gradire affatto questo mio voltafaccia, ed anche se non si sono mai fatti riconoscere da me, si potrebbero preoccupare di quanto sarei disposto a dire su di loro.

Potrei ritrovarmi nei guai anche in un posto estremamente lontano da qui, con il passato che mi insegue ed un presente senza alcuna certezza. Perciò devo trovare delle soluzioni prima di muovermi, questo è il punto; risolvere ogni dettaglio escogitando dei sistemi che mi lascino tranquillo, perché è la tranquillità l’elemento più importante, sapere che puoi startene in un posto senza che nessuno abbia da ridire. Per adesso mi conviene stare calmo, mandare avanti il mio mestiere come sempre, ed aspettare che maturino le idee giuste prima di fare qualsiasi altra cosa. Però potrei intanto chiedere in giro qualche informazione utile: non c’è niente di male nel fare delle domande, specialmente se si chiedono le cose soltanto per curiosità, senza un interesse vero. Comunque vada a finire mi sento già proiettato in un fase nuova, questo è il punto saliente; e non ci sarà neppure bisogno che cambino davvero molte cose, se questo entusiasmo che sento adesso riuscirà a mantenersi integro per un tempo sufficiente.

Bruno Magnolfi

Sufficiente integrità.ultima modifica: 2019-03-03T21:37:21+01:00da magnonove
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