Falsità bonarie.

 

Io non sono quello che sembro. Certe volte per esempio fingo di tenere fortemente ad un qualcosa di generico che magari tutti conoscono e sul quale hanno anche probabilmente delle idee piuttosto precise, nonostante nella realtà più profonda a me non me ne importi proprio un bel niente. In questo modo però riesco ad incuriosire con facilità i soliti frequentatori del circolo presso questa associazione umanitaria dove trascorro quasi tutti i miei pomeriggi, lasciando all’ interesse che manifestano alcuni tra loro di formulare delle domande piuttosto circostanziate, alle quali naturalmente trovo la maniera per non rispondere mai, lasciando immaginare in questo modo che ciò che avevo da dire fin dall’inizio su quell’argomento sia stato in grado precedentemente già di averlo debitamente spiegato.

Spesso mi contraddico mentre faccio queste tirate, è del tutto inevitabile, e ci stanno poi sempre i soliti che subito si sentono pronti a sottolineare ciò che al contrario avevo sostenuto appena l’altro ieri oppure qualche settimana addietro, ma col mio sistema basato su di un sorrisetto che lascia supporre tranquillamente qualsiasi cosa, riesco quasi sempre ad uscirne piuttosto bene da queste situazioni piuttosto imbarazzanti. Naturalmente ci sono delle persone che in base alle mie prese di posizione mi scansano subito, indipendentemente anche dall’argomento di cui provo a parlare, ma questo in fondo mi pare perfino piuttosto normale.

Certe volte sono quasi contento che le mie parole portino in giro sulla faccia degli altri che mi trovo attorno un po’ di irritazione. In fondo credo non ci sia niente di male in questo, non si può essere sempre tutti d’accordo su qualunque faccenda, ognuno di noi avrà pur diritto di avere una propria opinione, anche se questa è soltanto il frutto del momento in cui viene espressa, o anche dell’umore con cui si cerca di spiegarla a chi ci circonda. Mi ascoltano con attenzione quasi tutti comunque, forse proprio perché gli aggettivi più importanti, quelli che caratterizzano le mie frasi salienti, cerco sempre di metterli verso la fine, annidando lì in poche parole la vera opinione che cerco di esprimere.

Qualcuno non manca di arrabbiarsi ma io lo lascio perdere. Non sono proprio io stesso in queste cose che dico e che sostengo, vorrei quasi spiegare a tutti. Non è colpa mia penso mentre li guardo se ci cascate regolarmente come dei tonti; non me ne importa un bel niente di una faccenda o di quell’altra, ve lo lascio credere soltanto per darvi un poco di brio, per farvi riflettere, per tentare di spostare anche la vostra opinione se mai ne avete una. Se ci pensate bene è soltanto un piccolo scherzo, una specie di recita in cui io mi identifico in qualcuno che pensa delle cose diverse dagli altri, ed in questo poi non c’è niente di male.

Uno di questi giorni mi farò vedere per la prima volta come quello che sono davvero, e mi mostrerò profondamente dispiaciuto per quello che ho fatto a loro in tutti questi anni. Mi scuseranno e comprenderanno senz’altro questi poveri creduloni che sono quasi sempre cascati nelle mie prese di giro; di questo ne sono già più che sicuro.

Bruno Magnolfi

Falsità bonarie.ultima modifica: 2018-06-20T21:35:30+02:00da magnonove
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