Conclusioni inaspettate

Cara Ernestina,

ti scrivo questa lettera solo per implorarti di non credere alle facili conclusioni che forse per incomprensione ti è stato possibile trarre dai miei comportamenti di questi ultimi tempi. Non si tratta affatto di una mia mancanza di stima e di affetto verso di te, al contrario: il cercare continuo delle soluzioni migliorative per noi due e per la nostra situazione, mi ha portato in certi casi ad oppormi con fermezza ai normali sviluppi che poteva prendere la nostra relazione. Ma non per disamore, tutt’altro. So che in certi casi per colpa mia è venuta meno la chiarezza, ma se si considera l’entusiasmo dal quale spesso ci siamo lasciati trascinare, puoi ben capire che un punto maggiore di logica e di spirito riflessivo, pur facilmente mal interpretabile, era doveroso ricercarlo. La mia colpa in questo è stata il non tentare tempestivamente di spiegarti, di renderti maggiormente partecipe di alcune mie congetture, ma da qui ad immaginarti un comportamento subdolo e incoerente, il salto sembra veramente un po’ eccessivo.

Non trovo niente in me di cambiato, quello che pensavo fino a poco tempo fa lo penso ancora oggi, e vorrei rassicurarti sui miei progetti per noi due che sono rimasti esattamente i medesimi di sempre. Certo, questa distanza non aiuta, e oltretutto instillare il dubbio dentro le nostre menti ancor prima di ogni altra cosa, porta facilmente ad immaginare cose del tutto differenti dalla più schietta verità. Però se tu vorrai insistere con questo atteggiamento di puntuale opposizione ad ogni mia proposta, mi vedrò costretto, pur avanzando tutte le riprove che potrò, a prendere conclusioni differenti a quelle che fino a pochissimo tempo fa non avrei neppure immaginato. In questa durezza che dimostri nei miei confronti intravedo una persona che non immaginavo, sicuramente mal disposta a comprendere e a sospendere, almeno per un attimo, i facili ed erronei giudizi a cui è possibile giungere. Confido comunque nella tua bontà e pazienza affinché tu possa rispondermi tempestivamente a questa mia e, come spero, farmi avere notizie positive.

Tuo Marco.

Bruno Magnolfi

Conclusioni inaspettateultima modifica: 2010-07-19T17:05:02+02:00da magnonove
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5 pensieri su “Conclusioni inaspettate

  1. Una lettera, non si scrive più è cosa di altri tempi, basta un sms, o una telefonata per esprimere i propri sentimenti…ma quanta poesia c’è nello scrivere e ricevere una lettera!

  2. Se posso dire la mia lilly, a me pare che in questa lettera ci sia poca poesia, e dal tenore delle parole, si evince che sia (più) una lettera di richiamo, “ufficiale”(protocollata) prima del licenziamento, o una lettera di disdetta, insomma tutt’altro che poesia…certo che noi donne sempre a sognare su tutto!

  3. Certo Eleonora, concordo con te, ma mi riferivo al taglio dato alla storia, il racconto attraverso una semplice lettera lascia immaginare una lunga amicizia.

  4. caro Marco non costringerti a trarre conclusioni differenti, devi sapere che ogni donna è un paese straniero del quale un uomo non arriva mai a capire fino in fondo i costumi, la politica e la lingua.

  5. Caro Marco, il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso.

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