Soltanto così

La sua mano sorreggeva il bicchiere con l’acqua, l’altro braccio era disteso, a riposo sul fianco. La pastiglia era andata giù con facilità lungo la trachea, tra pochi minuti sarebbe iniziato il suo effetto. Le dita attorno al bicchiere continuavano a stringere il vetro più del dovuto, forse per via dell’agitazione di cui lui era rimato preda fino ad allora, così pensò che avrebbe dovuto rilassare i suoi muscoli, sciogliere quell’ultimo barbaglio di tensione, ma in quell’attimo il calice gli cadde di mano andando in frantumi sopra le piastrelle del pavimento.

Succedeva sempre così per tutti i dettagli legati alla sua esistenza, riflettè: cose a cui dava troppa importanza, altre che continuava a ignorare; ogni elemento appariva sempre squilibrato tra i suoi interessi, spesso cercava dentro di sé il giusto valore da dare alle cose, senza assolutamente riuscirci. Rilassò anche l’altro braccio lasciandolo disteso lungo il fianco, poi fece due o tre passi fino a raggiungere il tavolo.

Si sentiva come paralizzato, improvvisamente i suoi occhi osservavano gli oggetti usuali senza riuscire a metterli a fuoco, e si perdevano in quelle inezie diventate improvvisamente fondamentali. Avrebbe dovuto cambiare completamente il suo modo di essere, di comportarsi, di pensare, ad iniziare da oggi, da subito, anche se non riusciva a capire da quale punto rifarsi. La pastiglia stava togliendo poco alla volta il dolore dalla sua testa, lasciandogli uno strano senso di vuoto, come se si allargasse per lui la possibilità di occuparsi di molte altre cose.

Si sentì stanco, e andò a sedersi su una poltroncina nell’angolo, poi si accorse di aver lasciato i vetri del bicchiere sparsi per terra, e gli parve una fatica terribile provare a rimuoverli.

Qualcuno suonò alla sua porta, e d’improvviso gli giunse insieme a quel suono sgradevole l’impressione che la giornata avesse ripreso il suo corso, come sempre, togliendogli l’aspetto meditativo che fino ad un attimo prima gli era parso oltremodo necessario. Decise di non muoversi, e chiunque fosse stato a suonare il suo campanello non replicò. Infine decise di sollevarsi, ma solo per raggiungere la finestra, poi scostò leggermente la tendina, e guardò fuori, lungo la strada, fino ad accorgersi che non c’era niente che lo interessasse davvero di quel mondo esterno.

Bruno Magnolfi

Soltanto cosìultima modifica: 2010-07-05T18:10:24+02:00da magnonove
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