27 agosto 2009 – Scoprire la strada

27 agosto 2009 – Scoprire la strada

Indubbiamente io devo molto a Dannis, l’unico amico che ho. Ho avuto la fortuna di nascere pochi mesi dopo di lui nel medesimo caseggiato del quartiere del Campo di Marte, dove abitavano i nostri genitori e quindi anche noi. Da bambini abbiamo giocato assieme dentro al nostro cortile, poi, quando abbiamo iniziato ad essere grandi, siamo usciti da dentro il quartiere, andandocene in giro e divertendoci con mille altre cose. Certe volte abbiamo anche litigato, e lui qualche volta mi ha detto che ero una stupido, ma poi abbiamo sempre ritrovato la nostra amicizia. Lui fa il capo, e io lo seguo senza fiatare. Non vorrei lo pensasse, ma spesso ho bisogno di lui. Dannis dice dove andare stasera e io sono d’accordo, vado con lui. Mi fischia giù dalla strada, io lo sento, la mia stanza in casa dei miei genitori è al primo piano, ho la finestra proprio davanti a dove lui parcheggia la moto. Lo sento, e so che qualcosa avverrà, si va a caccia, nel giro dei bar, a salutare gli altri ragazzi, non lo so. Quello che Dannis decide per me va benone, mi fido di lui. Poi una sera ci mettiamo a fare gli scemi con certe ragazze, andiamo avanti così per un po’, con Dannis che scherza e che fa l’ironia, poi ce ne andiamo in un posto vicino dove ci sono dei prati e ognuno di noi si prende la sua bella e si infratta in mezzo ai cespugli. Dopo mi fa: “Sai, non mi piace poi molto stare con quelle ragazze, mi pare che siano noiose, e poi va sempre a finire nella stessa maniera, a rotolarsi nei prati col buio e via, con loro è così. Preferisco quando andiamo a cercare i ragazzi e si decide di andarcene al fiume o in un cinema a far confusione.” Questo discorso io non lo capisco del tutto, anche perché con la ragazza che mi era toccata io mi sentivo benissimo, perfettamente a mio agio, e lei era carina con me, diceva che ero il suo “ciccio” e mi teneva la mano con grande dolcezza. Ma non replico niente, lascio che lui dica la sua e così passano i giorni. Una settimana più tardi ripeschiamo le stesse ragazze e la mia dice: “Ma dove eri finito, avevo una gran voglia di rivederti”, ma Dannis è scocciato, non è per niente contento di come si stanno mettendo le cose, lui vorrebbe che quella ragazza smettesse di parlare con me e mi lasciasse un po’ perdere, così inventa una scusa e mi trascina con sé. Poi ci fermiamo ad un bar dove non si conosce nessuno e mi dice che lui ha sempre fatto tutto per me, ha dedicato degli anni a portarmi a rimorchio, ha diviso con me tutto quello che aveva e adesso non potevo star dietro a una gonnella qualsiasi e dimenticarmi di tutti gli amici e di tutto quello che lui aveva fatto. Io cerco di dirgli le mie belle ragioni, che quella ragazza non è una qualsiasi e cose del genere, ma è peggio, lui si arrabbia di brutto, prende la moto e va via, così io torno a casa con l’autobus e per due o tre giorni non lo rivedo. Una sera esco da dentro al cortile della casa dei miei e vedo che di là dalla strada, in un posto un po’ buio, c’è Dannis con un altro ragazzo che parlano fitti, si muovono e spariscono in un giardinetto con delle panchine e degli alberi. Cercando di non farmi vedere gli arrivo alle spalle, vorrei fare uno scherzo, una sorpresa, ma sento che parlano proprio di me. Così resto fermo ad ascoltare i discorsi, e capisco che Dannis è più triste di come avrei immaginato. Dice che senza di me non riesce più a divertirsi, gli manca la carica, il sentirsi le spalle coperte, non riesce più ad essere lo spavaldo che è sempre stato. Tiene la mano dell’altro ragazzo che io non conosco e poi non lo sa, dice, ma è come se le giornate adesso fossero del tutto diverse, e avesse bisogno di aiuto, e non si sentisse a suo agio con niente. Poi forse sente un rumore, si gira, mi vede, e scoppia a piangere come un bambino. No, non la credevo possibile una cosa del genere, purtroppo è successa e inevitabilmente i nostri rapporti sono cambiati. Dannis è ancora il mio amico, vorrei far qualcosa per lui, ma credo che lui non abbia proprio bisogno di me, ognuno di noi adesso deve affrontare una strada diversa, io so quale sia quella che adesso voglio seguire, lui forse dovrà ancora scoprirla.

Bruno Magnolfi

27 agosto 2009 – Scoprire la stradaultima modifica: 2009-08-27T21:48:30+02:00da magnonove
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5 pensieri su “27 agosto 2009 – Scoprire la strada

  1. Crescere, nel quartiere dove si è nati, insieme agli amici di sempre, rassicura. Ma poter contare sempre e comunque sul proprio, migliore amico, rafforza.
    Ma arriva sempre troppo presto, il momento delle scelte, e arrivano anche le donne a cambiarci la vita e allora non capisci più cosa sei e a cosa tieni di più, tutto si confonde, ed è facile smarrirsi.

  2. Quando decisi che era giunto il momento di crescere cambiai, città, e amici. Non salutai nessuno e partii, una mattina di Settembre.
    Incontrai presto Laura, e Bruna, che divennero le mie amiche più care, compagne di mille avventure.
    Ero contenta della mia nuova vita e delle nuove esperienze che stavo vivendo, tutto mi appariva possibile, ma arrivò il momento che Bruna divenne sempre più nervosa, e spesso litigava con Laura.
    Mi ammalai gravemente, e a curarmi amorevolmente c’era sempre Laura, che prese ad accarezzarmi e a baciarmi dolcemente . Mi ci volero due mesi per guarire, rividi finalmente il mio ragazzo e presi a trascorrere con lui tutto il tempo che avevo a disposizione, mi dimenticai così di Laura e di Bruna, e la cosa mi sembrò normale!
    Mesi dopo seppi da Bruna che Laura aveva tentato il suicidio e c’era mancato poco che Laura morisse.
    Bruna da sempre innamrata di Laura aveva assistito impotente all’innamoramento di Laura nei confronti di un altra, e l’aveva consolarla quando ero sparita….Incredibilmente io, non mi ero accorta di nulla!

  3. L’amico di Dannis ha una personalità più forte di quella di Dannis, però lo fa emergere facendogli da spalla. Pensa di aver bisogno di lui, ma ad un tratto si scopre che è vero il contrario.

  4. In ogni rapporto, d’amore o d’amicizia si stabiliscono dei ruoli, e spesso nel corso degli anni si modificano, si scambiano, è questo il segreto di molte lunghe storie di amicizie o d’amore..Mai farsi inbrigliare in rigidi schemi, ma accettare interscambiabilità..tra i ruoli!
    Tra i due amici, nel breve tempo di una stagione, sono cambiate molte cose. L’amico di Dennis si sente rafforzato dal rappoto stabilito con la ragazza conoscita , mentre Dennis pur cercando il cambiamento nè esce smarrito, confuso. Le amicizie vere sanno andare oltre le difficoltà di una stagione, ora sarebbe bello che Dennis fosse rassicurato e sostenuto dal suo amico.

  5. Credo che le amicizie nascono per una serie di circostranze, quasi sempre imprevedibili, e a volte si rafforzano per strane alchimie, o si dissolvano nel giro di una sera.
    Anche Linda con il suo racconto credo che volesse spiegarci questo, l’amicizia tra le 3 donne aveva strane alchimie, e i ruoli erano diversi, da come le apparivano!
    Anche Dennis e il suo amico non si erano chiesti mai quale era la forza che teneva salda la loro amicizia, e quali erano i ruoli..che avevano recitando fino a quel momento.

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