83 pensieri su “Pensieri di febbraio

  1. …Una freccia per andare a segno non può deviare molto. Un buon tiratore calcola la distanza e il vento…Così quando miro a te, miro un pò più in alto. ( pennarello rosso.)

  2. Una freccia può anche fare dei giri lunghi e tortuosi prima di andare a segno. Bisogna poi vedere se il segno finale era quello immaginato all’inizio oppure se lungo la strada la freccia non sia sia innamorata di un bersaglio più attrente di ogni altro…

  3. Bè, non ha fatto caso allora al mio precedente commento( missile teleguidato?)Io avevo già incominciato a parlare dei pensieri del 1marzo..”Cosi ruvidi”, ma adagiati su di un manto di seta morbida, come la musica… dolce come la voce, e magica come le atmosfere che il brano riesce ad evocare in contraddizione con il contenuto del testo. Per questo ho immaginato finestre spalancate su piazze e strade di una qualsiasi periferia…e la musica del brano che da una finestra lentamente si diffondeva nelle case e nelle strade, tra la gente come il profumo improvviso della primavera.

  4. Anche io non ho potuto far a meno di schiudere le finestre che si aprono su una grande corte, ho alzato il volume mente ascoltavo il brano…e uno alla volta i miei vicini hanno fatto capolino dalle finestre.. la famiglia albanese, 5 figli e 3 cognati sono venuti fuori incuriositi e uno di loro mi ha chiesto :..E’ il vostro inno? Si gli ho risposto. Perestroika ho risposto.. vuol dire”Primavera” Rinascita,Ricostruzione” Speranza per un futuro migliore.E ‘ tempo per noi che arrivi primavera, una nuova primavera per la creatività che riconferisca dignità e significato alle nostre vite . Niente più sogni e più realtà…poi li ho salutati, ma ho lasciato le finestre aperte tutto il giorno .

  5. Anche io non ho potuto far a meno di schiudere le finestre che si aprono su una grande corte, ho alzato il volume mente ascoltavo il brano…e uno alla volta i miei vicini hanno fatto capolino dalle finestre.. la famiglia albanese, 5 figli e 3 cognati sono venuti fuori incuriositi e uno di loro mi ha chiesto :..E’ il vostro inno? Si gli ho risposto. Perestroika ho risposto.. vuol dire”Primavera” Rinascita,Ricostruzione” Speranza per un futuro migliore.E ‘ tempo per noi che arrivi primavera, una nuova primavera per la creatività che riconferisca dignità e significato alle nostre vite . Niente più sogni e più realtà…poi li ho salutati, ma ho lasciato le finestre aperte tutto il giorno .

  6. Non va bene con tutta quella musica, tutto rumore finestre aperte. Non siamo stronzi, si lavora, tutta fatica, a casa vogliamo stare bene, calma, figli tranquilli, e basta. Vicinato di merda sempre dire troppi figli, troppi cognati, solo curiosi, e chi se ne frega, andate a cagare con la vostra primavera e basta. Spegnere la luce di scale che costa!

  7. … che disordine..persino in questo blog! .. commenti ripetuti, frasi incomprensibili, orrori grammaticali, pettegolezzi di vicinato.. curiose tribù di albanesi e .. e persino petulanti vicini di casa…e tutto perchè? PERCHE MANCANO I SOGNI!

  8. Trovo dolcissimo il pensiero del primo marzo che tanto clamore ha creato, non sò capire perchè? Infondo in un blog tutti a modo loro possono, anzi devono poter scrivere liberamente un commento, bene tutto. Riprendiamo la giusta tranquillità dunque..bellissima musica e testo interessante come i suoi pensieri sig,Magnolfi .

  9. Leggendo i pensieri del 2-03 mi rendo conto di quanto spesso trattengo il pianto e quante volte urlo dentro di me… “malesseri “evidenti che puntualmente rinnego a me stessa, mostrandomi controllata e apparentemente equilibrata .. …urlare a squarcia gola ogni tanto o alzare il volume della musica che ascolto… avvolte può servire …a non riempire di sputi la casa del vicino “carogna” :quel bastardo del “capofamiglia -primavera”.

  10. Commento a pensieri del 2 marzo: Tra il dentro e il fuori di noi, c’è la pelle. che comunica sensazioni, emozioni …che penetrano fin dentro…il fuori è dominato dall’ intelletto, dall’intelligenza astratta..che spesso inganna e si fà ingannare…è il dentro che non sbaglia mai….non cercare equilibri non esisistono .

  11. ….di indole emotiva..Ho sempre operato su di me un controllo esagerato ..sò che devo tenere a freno le mie emozioni…ma a forza di frenare… ora non provo più nulla…

  12. Commento al 3 marzo..Quante sere fatte di niente..si camminava per chilometri senza mai fermarci… si parlava di tutto e di niente, progetti e sogni evaporati in una solo notte ..e all’alba….si tornava manichini nella grande vetrina del”Cavur” in via Roma 62.

  13. Ad ogni inizio di notte gli inviava pensieri, adeguati all’ora del silenzio…E gli adeguati pensieri di tetto in tetto scivolando, a lui quasi preso dal sonno giungevano, appena appena in tempo, quasi in ritardo (V. Lamarque) . No, non sono adeguati i miei pensieri. Per questo te li mando di notte; spero che scivolino veloci, leggeri e vellutati, sul tuo cuscino, e ti dicano – di notte – quello che non riesco a dirti di giorno .

  14. Ogni mattina mi dimentico com’è. Osservo il fumo salire a grandi passi sopra la città. Non appartengo a nessuno. Poi mi ricordo delle mie scarpe che devo metterle, che piegandomi per allacciarle guarderò dentro la terra. E’ la terra che mi ricorda di te…Le scarpe mi legano alla terra e mi dicono che c’è la farò: Un passo dopo l’altro, metro dopo metro, senza pensare alla destinazione, nè alla solitudine, godendoni la strada .

  15. belle atmosfere nel racconto del mumatore, le luci sono calde e il profumo della minestra riscaldata si percepisce mescolato all’odore della calce e del cemento, uno spaccato di vite semplici e vere .

  16. Non mi và di commentare nessun suo pensiero..impossibile farlo, ma intanto delle considerazioni mi permetta di farle. I suoi pensieri non sono da nulla, perche questo suo sentire non è da nulla anzi, appartiene a molti di noi, impossibile non identificarsi nelle sue considerazioni, nei suoi personaggi cosi ben tratteggiati, lei ha coraggio nel farlo …ed è di grande esempio anche per noi ..Camionista , Muratore, Avvocato, non cambia un gran chè; in ugual misura si può provare delusione, amarezza, nostalgia allegria..In questo momento se provo a guardarmi intorno ..purtroppo non vedo che scatole vuote, ben confezionate, ma pur sempre scatole vuote…. il suo blog è tutt’altro che vuoto.

  17. Non permetterò a nessuno di togliermi il sorriso , la voglia di ironizzare su tutto e di tutto. Sono sicura che a distanza di anni ci scopriremo, ingenui, poco razionali e un pò troppo tristi nell affrontare i cambiamenti che questo periodo storico esige. La nostra quotidianeità è impregnata ormai di sentimenti di svalutazione..di negatività(ved scatole vuote) . Non è facile reagire a tutto questo, ma dobbiamo farlo, e dobbiamo farlo guardando le cose con occhi diversi; magari capovolgendo il modo di vedere le cose, definendo nuove priorità, e ritrovando anche un pò d’ingenuità, che avevamo quando non possedevamo nulla…ma si viveva con poco, e con un pò più d’allegria! Scatole non vuote, ma ripulite dalla polvere e dalle cianfrusaglie…

  18. ..Ora si può anche non condividere le opiniòni del vicinato, ma omettere le frasi, lasciando affiorare solo brevi frammenti del commento..la dice
    lunga sulla libertà che c’è su questo blog!

  19. ..Se si solleva la crosta della ferita, si trova naturalmente il sangue ..l’essenza dunque della nostra sofferenza?..no, il sangue è solo l’effetto della ferita..bisogna provare ad andare oltre il dolore e la sofferenza…alla radice , all’ origine della ferita, che risiede senzaltro nella nostra infanzia..perche noi dentro, sempre e comunque, restiamo i bambini che siamo stati .(Siamo stati plasmati nei primi 8anni di vita…tutto il resto s’ incolla..)

  20. …E come non pensare a te con tenerezza, quasi fossi di vetro o pellicola di porcellana che solo col pensiero potrei romperti..ma avvolte i miei pensieri vorrebbero circondarti, abbracciarti, stringerti..e pazienza se ne uscirai un pò stropicciato.

  21. I primi 8 anni di vita non ero stato felice. L’unica cosa divertente, poi ricordata da altri, fu quando dissi: “è arrivato il signor spazzino Bruno”, cercando a 5 anni di presentare un ospite che cconoscevo e che era venuto a far visita alla nostra famiglia.

  22. Non esistano infanzie felici o infelici..esistono gli” anni dell’infanzia”(dove s’impara a conoscere, a sperimentare, ad amare e ad essere amati..ecc),…Qualcuno è ancora fermo lì, altri vivono gli “anni dell’adolescenza”…non tutti riescono a vivere gli anni dell’età adulta.. in poche parole, non è l’età anagrafica che determina l’età psitica di ogn’uno di noi.

  23. Si chi se nè impota ragazzi, il “grande Flaiano” spesso scriveva che: “Colui che crede in se stesso vive con i piedi fortemente poggiati su una nuvola….. e dunque?…Pensate che ieri “giornata mondiale della lentezza”, mi sono impegnata “fortemente”a festeggiarla: 1)…Sveglia un ora prima (mi sono vestita con cura e ho fatto un ottima colazione a casa…)…2)….Ho salutato tutte le persone ferme in coda (..uffici e fermate di bus..ecc)..e qualcuno mi ha persino regalato un fiore….3)…Ho scritto sms senza abbreviazioni..4)..Non ho riempito l’agenda di appuntamenti…5)..A sera ho passeggiato tornando a casa e una volta a casa, ho letto il giornale, invece di fare zapping…6)..ed ho incominciato a smettere di ripetermi che non ho tempo..

  24. ..E però c’è pure il ricamo e l’ippica..al punto in cui sei…fai un altro sforzo….impegnati a trovare altre cose da fare … cosi non ti rimane più il tempo di scrivere “emerite cavolate”!!!

  25. Il ricordo rappresenta, comunque qualcosa di speciale che ci è accaduto..e se riordiamo quell’episodio,o quel particolare, deve aver significato qualcosa d’importante per noi..Il suo ricordo potrebbe significare…tante cose ,ma a distanza di tanti anni non riesce più a capire perchè lo ricorda. Ora secondo voi quanti sono i giorni indimenticabili nella vostra vita ?…o meglio, in generale nella vita di un uomo, quanti possono essere i giorni da ricordare ?

  26. Certo che i suoi racconti evocano ricordi importanti…..Quante paure e insicurezze, quanta fatica dietro ad ogni conquista: Il primo giorno all’asilo, all’elementari, il primo giorno all’università …Avvolte penso che attraverso i figli abbiamo l’ opportunità, in qualche modo, di fare un percorso a ritroso nelle nostre vite e vedere attaverso gli occhi e i sentimenti di un uomo adulto o di una donna adulta, le fasi impotanti della proria vita… ovviamente stando ben attenti a tener ben distinti da noi l’esperienze e il vissuto dei nostri figli .

  27. 7,8,9 Marzo…Che banda…fantastico racconto di mandrie inferocite di bambini mai cresciuti! Mi riaffiorano ricordi delle guerre dichiarate dai ragazzi di via “Pola” (la mia strada )..ai ragazzi di via “Trieste” i “r.più temuti del quartiere”, a me “bambina bene” mi era concesso assistere solo dalle finestre di casa e qualche volta dal balcone. Povavo paura per loro, tanto che riuscivo a seguire solo l’inizio della battaglia… la mattina era dedicata alla preparazione delle armi e delle munizioni, spade di legno, fionde e cerbottane pericolosissime…naturalmente nessuno degli adulti osava passare di lì a battaglia incominciata. Il giorno dopo i feriti mostravano a scuola con orgoglio le loro”medaglie al valore”…e però in cuor mio ammiravo Carmine che guardava dalla finestra di fronte e mi rassicurava con un sorriso.

  28. Nei sogni baciabilissimo, intoccabile nella realtà…bastava confondere un pò sogno e realtà, cancellare con una bianca gomma l’inutile linea di confine…Questo vorrei: una magica gomma per cancellare il confine tra desiderio e realtà, per far cadere quel muro di emozioni e paure.

  29. ..avere tutto e rinunciarci per rimettersi in discussione…è sbagliato? forse, ma non farlo..è altrettanto sbagliato, precludersi la possibilità di sapere, e scoprire aspetti nuovi di noi stessi e come sarebbe stato se’…:equivale a “non aver vissuto”…”CI SONO MOLTI MODI DI ARRIVARE, IL MIGLIORE (dunque) E’ NON PARTIRE?

  30. commento a pensieri del 12-3 :Non è chiaro se il protagonista rimpianga quel tempo , l’amicizia di Villi, la bellissima casa sui tetti o… faccia di tutto per farci sentire sfortunati…”tanto a noi queste fortune” non sono mai capitate(Cazzarola)!!!

  31. Maurizio porta sfiga : Maurizio etimologicamente vuole dire scuro..dentro, e ci credo poi che la serata butti …sulle scritte angoscianti…gli anni passati sono “brillanti” e con la loro luce (preziosa) illumineranno il cammino, (la strada )dell’oggi e del futuro. Non si rinnega il passato, anzi …Piuttosto nelle sue serate “alternative”,non potrebbe uscire con un amico che si chiami almeno Felice?… no eh?

  32. …Ho sentito oggi la primavera, i monti rilucevano intorno alla campagna, tra le luminescienze delle betulle….Presago di Primavera… gli alberi allargano e stendono languidi i rami, tirano un sospiro di sollievo; ….e anch’io, piano ricomincio a sognare e a respirare.

  33. 12-3… Villi rappresenta l’incontro con l’altro, le aspettative che nascono da ogni nuova amicizia..il racconto del gatto solitario che solo di rado si concede ad una carezza, rappresenta esattamente il carattere del personaggio.. il gatto si affeziona a chi li offre una carezza ma, si ritrae spesso ad essa, perchè per natura ama gli angoli bui e solitari, dove il frastuono del modo non arriva, e solo li, in solitudine, il battito del suo cuore si placa e non prova più paura .

  34. Trovare un posto di lavoro così è una fortuna…magari non cercata troppo..ma capitata. Ma le fortune capitate non riempiono purtroppo la vita, specialmente se stiamo cercando altro.. la necessità del viaggio..è l’opportuna per cercarsi..Nella storia però raccontata, tutto sembra già franato prima del viaggio…(offrire cene agli amici per cercare gratificazioni.. ?)quando ci si sente fuori posto..pur stando bene è peggio che franare…. Quante inutili esistenze, costruite su fragili montagne, fatte d’ipocrisie…molto MEGLIO FRANARE.

  35. Visitando il suo blog, pensavo alla ricchezza di storie narrate… alle tante parole”CONTENUTE : Le parle sgorgano come da rubinetti rotti, impossibili da chiudere. Le parole inondano le nostre menti incessantemente, fiumi di parole che debordano, che si disperdono, che defluiscono, che si sciolgono..che evaporano..parole mai dette, mai ascoltate, dimenticate…Parole che solo i narratori sanno”CONTENERE, anche se solo per un attimo .

  36. …Le parole che diciamo, purtroppo sono comunque tante e troppe, e spesso per fretta, per distrazione, per stanchezza, non ascoltiamo tutte le parole che ci vengono dette; le ascoltiamo solo in parte..Ora per la serie” ognuno ha la mamma che si merita” a me è capitata una mamma che parlava tanto. Per lei ogni occasione era buona per parlare, e se non parlava cantava e se non cantava urlava…Per reazione, ero molto taciturna…avvolte nei rari pomeriggi silenziosi (mia madre riposava sempre al pomeriggio, ma parlava e rideva anche nel sonno) mi sono chiesta dove andavano a finire le parole non ascoltate,e se esisteva un cimitero delle parole?..Solo da grande ho compreso che una delle peggiori sofferenze che un uomo possa infliggersi : Non è scoprire il cimitero delle “parole mai ascoltate”… ma è portarsi dentro cimiteri di parole mai dette.

  37. Cimiteri” , parole dette o non dette, primavere, stagioni mentali e romanticherie varie….E’ sempre la stessa storia, anche in questo blog . Possiamo anche non scrivere se non abbiamo niente da dire…E poi vi prego non rimarchiamo i soliti luoghi comuni, assodato che :1)Le donne parlano troppo e spesso senza capire cosa dicono; e che : 2) Quando gli uomini tacciono spesso è perchè in quei momenti, non pensano.. non parliamone più! E poi cercare un perchè per tutto, lo trovo banale e riduttivo..spesso le cose accadono e non c’è un perchè, è cosi e basta! Trovo interessante, le scritte con i pennarelli indelebili e non solo sulle strade e su i marciapiedi, anche sul lastricato delle piazze, bello riempirle di pensieri . Ma purtroppo, il grande fratello vigila sulle piazze e su i muri, ovunque! Persino il muro della facoltà di lettere e filosofia,” storica bacheca “degli studenti è periodicamente rimbiancato, certo nei tempi di internet di che sà una bacheca sul muro? Ma le e-mail si dissolvono, e si perdono, mentre la sritta sul muro resta e fà Storia…e scriverci sù è lasciare una traccia di noi che con il tempo si sovrapporrà ad altre e ad altre ancora….

  38. …e visto che ti piace scrivere su i muri racconta “su dove ti pare”, cos’è la gentilezza, la cortesia, l’essere affabili insieme e con gli altri…se vogliamo cambiare le cose incominciamo da noi stessi, dall’imparare a stare con gli altri senza prevaricare nessuno. Il futuro si baserà su questi principi..condivisione, rispetto, gentilezza…Dici che sei dalla parte dei pennarelli, ma temo che tu sia solo dalla tua parte e niente di più.

  39. Bè, per riprendere dalla gentilezza ..trovo gentile i personaggi del raccontato nei pensieri del 12-3.. penso a Villi e al protagonista che e si donano in un momento particolare della loro vita , comprensione e sostegno…non dico generosità, perchè quella è facile averla quando si ha una sicurezza economica..o disponibilità di spazi, come nel caso di Villi , una grande casa a disposizione, tutta per se ; no, penso a persone che con uno sguardo comprendono tutto di noi e senza un sè, e alcun ma, ti offrono il loro aiuto, la loro amicizia, la loro comprensione, un saluto , il gesto di cui hai bisogno in quel momento, senza chiedere nulla in cambio, perchè è questo il senso . Trentanni fà tra universitari non ci crederete ..ma ci si aiutava così, e ci si sosteneva a vicenda. Dico questo, perche continuo a distanza di anni a frequentare le sedi universitarie e vi assicuro che non c’è più alcuna traccia tra studenti di quello che vi ho raccontato. I rapporti tra stuidenti oggi, sono stentati e molto spesso competitivi..basati su comportamenti oppotunistici…insomma i volti peggiori dell’individalismo esacerbato di questi anni bui .

  40. ..A giudicare da come scrivi, credo che sia giusto che tu sia rimasto/o a frequentare ancora i corsi universitari , e chi sà magari un giorno ti riuscirà di scrivere:”. In aggiunta poi, vorrei sottolineare che i ragazzi (inclusi gli universitari) sono quelli di sempre; parlare dei tempi passati, non ha senso, sono passati, e sono stati quelli che sappiamo: uno “SCHIFO”, altimenti non saremmo al punto incui siamo oggi. Inquanto al racconto della gentil-donna “Villi” e del “gentil-uomo- coinquilino” ..permettimi di farti notare che “la prima ha provato spudoratamente ad imbroccare il “GENTIL -UOMO”e il secondo ci ha “pensato un pò”.. e po c’è stato!!!” : IMBROCCO ?( vuol dire “dar nel brocco” , colpire a segno, rimorchiare, provarci)…Insomma spumantino freddo, penombra, tramonto su i tetti….? Non ti fà pensare a nulla? SVEGLIA!!!! E và bene, visto che sono gentile posso farti anche un disegnino, se vuoi ?

  41. Ci sono due tipi di persone:Quelle che riconoscono la verità per primi e quelle che l’ammettono per ultimi.

  42. ..E però non bisogna dolersi di averla detta la verità, è sempre illuminante. Ci aiuta ad essere coraggiosi .

  43. Si era sempre ricordata di quel bosco, del prato, dello stagno che bisognava aggirare e del sentiero con la malva, le lepri e in fondo quel punto così speciale, silenzioso e soffuso di una calma che profumava di pane…..Forse abbiamo tutti un luogo del cuore dove possiamo sempre ritornare, anche solo per un attimo, anche solo col pensiero

  44. Penso che tutti noi abbiamo un luogo, un ricordo dove tornare di tanto in tanto e ….torno al racconto di Villi, perchè credo che è questa la chiave di lettura della storia..quella grande casa con vista su i tetti.. una nuova amicizia ..e la vita ancora da sciegliere …Come si fà a non ritornare di tanto in tanto in quel luogo?

  45. Perchè tornare indietro e rivivere ricordi e non vivere intensamente il presente? Penso che i ricordi sono storie passate a cui non abbiamo saputo o forse voluto, dire addio. Del resto non credo che esista un momento in cui si percepisca “l’addio. Ogni storia si chiude a poco a poco e si chiude quando al furore della passione, si sostituisce pian piano la quotidianità, e alla quotidianità si sostituisce l’insofferenza, e alla sofferenza si sostituisce l’indifferenza ..ed è perfettamente inutile voler tenere in vita qualcosa che è ormai morto, è pura necrofilia; e ci sentiamo diversi, e… si scopre d’aver sognato, e si sà che i sogni finiscono quando si aprono gi occhi; e non ci sono più parole da dire… perchè le parole si sono adagiate nel fondo dell’anima…e.. lentamente un bel giorno, ti ritrovi a vivere un’altra storia… e ti trovi a ricostruire il passato nel tuo nuovo presente.

  46. .. povera QOTIDIANITA’, si finiscie sempre per rinnegarla , conddannarla, attrbuirgli colpe che non è giusto darle, questo mio commento vuole essere un elogio alla quotidianità..e “FINO A UN CERTO PUNTO” lo è..leggendo il racconto è piacevole farsi condurre per mano dalla dolcezza di semplici gesti che si ripetono…consapevolmente.Il racconto si sviluppa sul filo di una quotidianità, dolce e silenziosa che scandisce i tempi di un intimità ricchissima con cui il protagonista del racconto si confronta ogni giorno…La “quotidianità”cammina leggera, in punta di piedi ,lungo il cammino delle nostre esistenze…e…dobbiamo trovare…la nostra strada “intima”, per ritrovare la poesia che c’è nella quotidianità.

  47. Decise di cambiar vita. Si levò alle 6, fece la doccia, si rase, si vestì, gustò la colazione, fumò un paio di sigarette, si mise al tavolo da lavoro e …si svegliò a mezzogiorno.

  48. … Arrivando in ogni nuova città il viaggiaore ritrova il suo passato..che non sapeva più d’avere :L’estraneità di ciò che non sei più e non possiedi più,ti aspetta al varco, nei luoghi estranei e non posseduti….

  49. Non è facile decidere di partire ….figuriamoci decidere di cambiar vita? forse basta solo desiderare di cambiar vita per vedere diversamente le cose…Di certo sò che tutte le volte che parto , il bello non è arrivare, il bello è viaggiare .

  50. Partire, viaggiare…ma poi? Si torna . Il ritorno per quanto programmato, aspettato, desideato…E’ semre “inaspetato” : … Ti guardo e vedo sul tuo viso l’ombra di quanto sei stato lontano, di quanto ti ho aspettato .

  51. ……Ma poi c’è il ritorno ! Il ritorno è sempre inaspettato : ti guardo e vedo sul tuo viso l’ombra di quanto sei stato lontano, di quanto ti ho aspettato .

  52. UNA FREDDA PRIMAVERA:Sul prato una violetta stropicciata, per più settimane gli alberi hanno esitato,le minuscole foglie aspettavano, mettendo a punto il proprio aspetto, infine un verde polverio è scieso sulle tue colline vaste e inconcludenti.

  53. Che impota di che colore è, se è fredda o calda… è Primavera! Qui nella nostra grande corte, già da diverse settimane fervono i preparativi per la festa che si terrà a sera. La corte “grande”, è già pronta, festoni variopinti, sedie di varie fatture e vari colori, raccolte nelle diverse case, i bambini e i ragazzi delle scale A-B-e G, sono intenti con Raja e Habdul e la sua famiglia a ripulire i tavoli di fortuna recuperati qua e là, questa sera sarano ricoperti da tovaglie e dolci colorati, da pietanze profumate…Si scambieranno culture, tradizioni, sapori, amicizie e amori… infatti questa sera la figlia del ragoniere “Filogamo” , Serena, la bella ragazza, del secondo piano scala B, “spacca la Croce”(scambia l’anello, insomma si promette in sposa ) al figlio del fruttivendolo Ghaal, quello del quato piano scala C… In cuor nostro speriamo solo che il “capo famiglia”del terzo piano” sia di buon umore .

  54. Primavera ? e..chi l’ha vista ?Oggi cambia tutto cosi velocemente ….E poi due che riescono ad inamorarsi di questi tempi, sono più rari delle scimmie Albine del Borneo…

  55. commento a pensieri del 20/3, : Scriveva Bukowski..Trovo che la solitudine è ossigeno per l’anima… E poi lasciatemelo dire: le scritte su i marciapiedi o su i muri …equivalgono a mille e più teneri abbracci avvolte. Qualcuno ha scritto< Buon giorno amore mio> sul muro di fronte casa mia..e vi assicuro che nel vicinato non finiremo mai di essere grati a chi ha “osato” scriverlo….E’ dolcissimo incominciare la giornata così…

  56. a pensieri del 20/3
    C’è un uccellino blù nel mio cuore che vuol venir fuori ..Ma io sono troppo(forte) per lui. Io gli dico, rimani lì, non permetterò a nessuno di vederti .
    C’è un uccellino blù nel mio cuore che vuol venir fuori..Ma io gli butto giù whisky e fumo e respiro forte e gli dico stà giù.
    C’è un uccelino blù nel mio cuore che vuol venir fuori…Ma io sono (furbo) lo faccio uscire SOLO QUALCHE VOLTA DI NOTTE, QUANDO TUTTI DORMONO…Gli dico: Io lo sò che sei lì, quindi non essere triste e poi lo rimetto dentro…e lui in quei momenti canta un pò…. e quelle notti dormiamo insieme… ed è bello abbastanza da far piangere un uomo.

  57. A pensieri del 21/3
    Arriva un momento nella vita di un uomo in cui questi deve decidere fra resistere o scappare …io scelgo di resistere .

  58. “la malattia”non vale ,non è contemplata….perchè è un compromesso tra scappare e resistere…e quà l’imperativo invece è RESISTERE fortissimamente… RESISTERE !

  59. …credo che avvolte nella vita non contano i momenti che ti danno respiro, ma bensì quelli che il respiro te lo tolgono …mollare tutto e tutti ad un tratto e… partire, il respiro te lo tolgono, e ti lasciano senza fiato … ma un passo dopo l’altro, pian piano, dopo un pò di tempo… si torna a respirare !

  60. Possiamo dare tante definizioni all’amicizia, ma peso che le amicizie non sono spiegabili e forse non bisogna spiegarle se non si vuole ucciderle..

  61. troppi errori in questi commenti, “non si può andare avanti cosi”! Esclusi gli stranieri,vi assicuro che la maggior parte degli errori grammaticali che si trovano sparsi nei vari blog italiani sono d’attrbuire nella stragrande maggioranza ai MERIDIONALI; loro sono peggio degli stranieri, e diciamolo pure . Concludo con “forza Fiesole .

  62. Ci sono! Ho capito ragazzi” “un difetto del blog”:tutte le volte che usate punteggiatura come le il blog vi mangia le parole in esse contenute …e per gli errori, continueremo a vigilare con le nostre ronde .

  63. La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito, e la scrittura lo rende esatto. Ma questo vale solo per l’uomo, per le donne è tutta un’ altra storia.

  64. Gli uomini hanno il dono della parola non per nascondere i pensieri ma per nascondere che non li hanno, infatti solo loro sono capaci di perseverare ne continuare a giocare alla guerra.

  65. E però ora facciamo un pò di silenzio, perchè ora vorrei tornare a parlare dell’amico o dell’amica..infatti lui /lei è la persona con cui puoi stare in silenzio, usare meno parole possibili perchè ti comprende al volo. Ma quanti di voi possono stare in silenzio cosi?

  66. Gatto Mammone è il meglio , lui sà ,vede , sente tutto ma non parla…più amico di così !!!!!

  67. . .. Non si è soli quando un altro ti ha lasciato, si è soli se qualcuno non è mai venuto. Perdo i pezzi tra luci colorate e zucchero filato chi passa su non sa di farmi male.

  68. Certo è che siamo rimasti in pochi ad indossare gli occhiali, e a volte penso che apparteniamo ad una categoria di umanoidi diversa; il pensiero è influenzato dalla visione, si pensa diversamente, se si vede diversamente. Insomma si finisce coll’assumere caratterei diversi dai sani di vista . I sani di vista, sono quelle popolazioni che hanno una visione perfetta di tutto e non dubitano mai di nulla, poi ci sono quelli con le lenti a contatto che s’illudono di essere come i primi e per ultimi ci siamo noi, i diversamente visivo-pensanti . Insomma apparentemente impacciati e confusi, come chi conosce lingue diverse e per questo ha bisgno di più tempo per cercare il codice da usare….Noi viviamo sospesi ad un filo di vetro, due semplici lenti che mettono in comuncazione il mondo reale con il mondo ‘inreale’, e spesso i due mondi finiscono con il confondersi , ma la nostra forza è proprio questa .

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