Evidenti verità.

Già svariate volte ho tentato di volare. Il punto fondamentale è che al momento in cui generalmente stacco i piedi da terra per poi ritrovarmi ad un’altezza di due o tre metri, a quel punto devo durare una fatica tremenda per potermi spostare orizzontalmente anche solo di poco, e pur continuando ad insistere nel roteare con forza le braccia e facendo funzionare le mie mani come fossero delle vere e proprie palette, in pratica non riesco mai ad andare da alcuna parte. Ho anche provato qualche volta con la forza delle gambe a darmi una spinta più forte nell’occasione del lancio iniziale, e così in questo modo raggiungere subito un’altezza maggiore, ma a quel momento, specie se mi trovo all’aperto dove generalmente mi esercito ogni pomeriggio da quasi quindici giorni, mi ritrovo subito preda di una qualsiasi folata di vento, anche soltanto di intensità assolutamente normale, che però in questo modo mi spinge facilmente verso dove gli pare più adatto.

La settimana scorsa, mentre facevo ancora i miei primi tentativi dietro la casa dei miei genitori, al bordo di un campo di maggese dove stazionano soltanto alcune mucche indifferenti a qualsiasi esperimento, sono riuscito, ma soltanto dopo un gran smanettare, a raggiungere il grosso ramo di un albero, così mi ci sono aggrappato come fossi una vera bandiera, e sono rimasto lì per un po’, senza che tutto questo mi procurasse purtroppo una grande soddisfazione. Ti racconto tutto questo, adesso che ci vediamo, senza che io abbia mai detto ad anima viva quanto riesco in questo modo ad eseguire, e lo faccio soprattutto perché sei il mio migliore amico, naturalmente, e perché penso che tu possa così starmi vicino, darmi un aiuto e forse anche qualche consiglio. D’accordo, fa l’altro, non ci vedo niente di male. Intanto potresti provare a tenere nelle mani delle vere e proprie palette, dei pezzi di cartone robusto e ben sagomato, per esempio, in modo da spostare molta più aria di adesso quando muovi le braccia; e poi basterebbe anche qualcosa di semplice per vincere la resistenza dell’aria: credo che tenendo ben posizionata una qualsiasi bomboletta di spray, potresti facilmente muoverti nella direzione contraria a cui dirigi lo spruzzo, comportandoti proprio come se avessi nelle mani un piccolo razzo.

Queste sono idee, faccio io; non avevo mai minimamente riflettuto a delle cose del genere. Tutto in questo modo può diventare più facile, è fantastico parlarne e discuterne. Lo sapevo fin dall’inizio che a raccontarti tutto quanto non avrei fatto altro che bene. Mi sembrano tutte delle trovate meravigliose, gli sottolineo con slancio, anche se purtroppo ne ho un po’ paura. Cioè, la cosa che più di tutte vorrei proprio evitare, è quella di perdere all’improvviso la capacità che mi ritrovo di stare a mezz’aria, e quindi cadere di schianto, magari senza che neppure riesca a capirne il motivo di fondo. Per questa ragione forse sarà meglio se qualsiasi tentativo lo vada a sviluppare con calma, mettendo a punto con metodo quanto di meglio posso collaudare. E siccome credo che tutto quanto riesca bene a patto che io sia da solo, dovrò provare in solitudine qualsiasi cosa nuova, senza farmi aiutare neppure da una persona fidata come potresti essere tu.

Va bene, fa l’altro, però dovresti fare in maniera che in seguito ad ogni tentativo riuscito, divenga possibile anche darne una qualche prova tangibile, proprio per dimostrare anche agli altri di che cosa alla fine sei stato capace. E’ evidente, fo io, il mio primo pensiero è proprio quello di mettere a punto talmente tanta certezza nelle mie qualità, da poterne dare un esempio in qualsiasi momento. Se non riuscissi in questo scopo finale tutto il resto diverrebbe soltanto un’inutile stupidaggine. Sono contento che tu dica questo, fa lui, perché in fondo mi dispiacerebbe dover dare credito a ciò che dicono tutti gli altri giù nel paese, e che tu sia davvero soltanto un bugiardo.

Bruno Magnolfi

Evidenti verità.ultima modifica: 2016-02-26T20:27:02+01:00da magnonove
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