Persecuzione semplice.

            

Di lei in fondo non posso dire molto, se non che i suoi percorsi in questi ultimi tempi, come d’altronde anche in precedenza, sono stati praticamente ordinari, senza elementi particolari degni di nota. Seguirla in fondo non mi è stato difficile, si è mossa senza  fretta da un luogo all`altro, come prolungando il piacere di trovarsi lungo la strada a farsi ammirare da chiunque, anche se magari i più non la notavano nemmeno mentre camminava ancheggiando e specchiandosi nelle vetrine dei negozi. Ma in fondo quando si è preso l`abitudine a qualcosa, non si riesce ad essere diversi, ho pensato, e quel qualcosa anche se appare irrilevante è come se facesse parte ormai di noi.

Non so dire di più, naturalmente mi sono appuntato con esattezza tutti i luoghi in cui si è recata con tanto di orari e tempi di sosta, ed ho evidentemente cercato di creare delle descrizioni precise dei suoi comportamenti e della maniera in cui mi è apparso il suo abbigliamento a seconda dei vari giorni e delle circostanze, il tutto corredato da svariate fotografie prese di nascosto che purtroppo ho potuto soltanto scattare da dietro o al massimo dal fianco, mai di fronte, anche se la maggior parte delle volte dei grandi occhiali scuri ne coprivano il viso e le espressioni.

Ora conosco cosa faccia, dove si reca, quali sono i luoghi principali che frequenta; ma i suoi comportamenti mi appaiono adesso ancora più sfuggenti di quanto avrei immaginato in un primo tempo, tanto che non so decidermi a niente, ed il mio intervento diretto su di lei mi pare qualcosa di sempre più difficile da mettere insieme. Penso qualche volta che sarebbe stato molto meglio per me aver agito subito d’impulso, essermi dedicato ad immobilizzare la donna in un portone, per esempio, o in un luogo isolato, oppure averla fatta salire con una scusa sopra la mia auto, ed essere riuscito a sentire all’improvviso tutta l’ebbrezza del fatto di averla finalmente in pugno, ai miei comandi, in mio potere.

Ma non mi sento del tutto quel tipo di persona, così ho proseguito semplicemente durante questo tempo ad osservare i dettagli e i comportamenti della donna in tutti quei luoghi pubblici dove mi è stato possibile studiarla, ricevendo comunque dal mio agire una certa soddisfazione. Due o tre volte ho avuto l`impressione che lei mi avesse visto, e di questo almeno inizialmente non mi sono neppure troppo preoccupato; anzi, in fondo era proprio il correre questo rischio a darmi la carica che serviva, anche se in seguito tutto mi è sembrato diminuire d`importanza. Ho pensato più di una volta che a lei non interessasse affatto essere seguita, controllata, spiata in ogni momento, così come stavo facendo. A lei interessava essere se stessa, ho riflettuto, ed incrociare gli altri per strada non come dei singoli, ma come un gruppo, un indifferenziato gruppo di avvistatori buoni solo per sciogliersi al suo passaggio. Lei se ne infischiava di tutti, ecco il punto, e la sua indifferenza sostanziale verso gli altri a me appariva quanto di più eccitante potessi immaginare. 

Infine tutto quanto è andato come perdendo di valore, non saprei neppure dire il perché: da tre o quattro giorni ho smesso di seguirla, mi sono praticamente disinteressato di lei e di tutto ciò che fa; in questo momento non mi sento più lo spirito adatto a proseguire, ecco tutto. Ciò non toglie, naturalmente, che posso riprendere la mia attività in qualsiasi momento.

 

Bruno Magnolfi

 

Persecuzione semplice.ultima modifica: 2013-03-26T20:42:28+01:00da magnonove
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