Soltanto questa può essere vita.

 

“In fondo non ritengo di avere bisogno degli altri, almeno di quelli con cui non trovo alcuna somiglianza; e invece coloro che potrebbero essere davvero come me, o avvicinarsi molto ai miei modi di essere e di pensare, mi incutono paura, credo sia meglio sfuggirli”.

Mi sono stancato di me stesso, ho riflettuto in un attimo di particolare agitazione. In fondo ho impiegato molto tempo nella costruzione della mia personalità, ho cercato molte volte di allontanare da me alcuni aspetti che razionalmente mi parevano obbrobriosi, oppure inutili, in certi casi terribilmente ordinari, senza alcuna caratteristica. In fondo, penso, che c’è di male, si può sentirsi delusi di tante cose, e forse, se ci pensiamo in modo appropriato, persino riconoscersi lontani dal nostro stesso modo di essere, di vivere e di comportarsi, specialmente nei confronti di tutti coloro che ci stanno attorno. Ma si può rimediare.

Così ho iniziato a studiare i gesti e i comportamenti di un mio vicino di casa, un bell’uomo dall’espressione sicura di sé, a cui non manca mai la frase giusta con la quale accompagnare un qualsiasi saluto quando mi incontra lungo le scale. L’ho guardato, mi sono reso conto di quanto sia somigliante a ciò che vorrei essere io stesso, ho iniziato a cercare di far meno lo scostante con lui, di mostrarmi simpatico, di parlargli il più a lungo possibile.

Buongiorno, mi ha detto, oggi è proprio una bella giornata, il sole splende e invoglia ad andarsene in giro. Verissimo, ho risposto, effettivamente è proprio quello che immaginavo di fare: una stupenda passeggiata alla ricerca della voglia di vivere, di starsene bene, in perfetto equilibrio con tutto. Lui mi ha guardato, forse con una leggera perplessità, ma poi ha subito aggiunto: bravo, questo è quanto dobbiamo cercare di essere, perché niente di noi sarà mai diverso da ciò che desideriamo dalla realtà.

Così gli ho chiesto di accompagnarmi, e lui dopo un attimo ha risposto che andava bene, tanto non aveva altro da fare, si poteva parlare, ha spiegato, sarebbe stato contento se io gli avessi chiarito come mai ero sempre scontroso e scostante. Mi sono immediatamente sentito a disagio, ma ho cercato di nascondere quel mio malessere, e così ho cercato di fare lo spiritoso, quello che riesce a mostrarsi diverso da ciò che normalmente dimostra, mi sono dilungato sul fatto di avere dei problemi di comunicazione, ma lui non è sembrato molto attento alle mie riflessioni.

Abbiamo camminato sui marciapiedi del nostro quartiere, abbiamo incontrato altre persone che lui ha salutato con la medesima, spudorata, cordialità, fino a dimenticarsi quasi di non essere solo, di avere me al suo fianco, pronto a studiare tutti i suoi atteggiamenti. Infine ha detto che doveva rientrare, non si poteva permettere grandi libertà, doveva tornare nel suo appartamento, ritrovare le sue solite cose, studiare, anche lui, come tutti, la sua solitudine. Gli ho spiegato, con parole a dir poco confuse, che il suo atteggiamento mi sembrava un po’ falso, così lui si è fermato, mi ha nuovamente sorriso, infine mi ha detto: è così, dobbiamo dare solo un’immagine, non importa se dietro ci sia seriamente la verità, l’importante è riuscire a sostenere che questa è la vita.

Bruno Magnolfi

Soltanto questa può essere vita.ultima modifica: 2010-11-29T22:06:39+01:00da magnonove
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