5 pensieri su “Racconti fotografici – L’uomo contemporaneo

  1. Uomni cosi sono sempre esistiti, rispecchiano l’esatto riperpetuarsi di un potere becero e ignorante, incapace e limitato, da sempre esistito, che si è sempre contrapposto al progresso, e che senza alcuna possibiltà d’ inventiva, si riperpetua accentuando solo, il rispetto dei ruoli. Personaggi cosi ben descritti sono solo, vuoti manichini, servi fedeli di una mentalià retriva, affatto moderna .

  2. Decisamente la storiqa del ” 31 Maggio” la trovo talmente poetica, che è capace di far sciendere una lacrima di commozione all’interno delle nostre Anime, scavando nei nostri cuori di pietra un percorso di tenerezza e abituandoci a soffermarci sulle piccole cose della vita, “I RICORDI” che tanto parlano di noi.

  3. Bellissima storia narrata con sapiente bravura quella del 31-5 commuove, e richiama alla mente un altra bella storia narrata da”Luis Sepulveda” :Il Vecchio che leggeva i romanzi d’amore” che personalmente ritengo sia il più bel romanzo di Sepulveda, e poi ancora penso al “il vecchio e il mare” di Hemingway”; tre storie che fanno riflettere sulle piccole e grandi cose della vita, “i ricordi”.Complimenti quindi per questa bella storia, che non ha nulla da invidiare alle altre storie qui mensionate, ma che al contrario si distingue, inquanto a originalità e stile.

  4. Stavagante e non meno realistica storia, lei aleggia leggera nella stanza, pur preoccupandosi di lui senza darlo a vedere, e lui la segue con lo sguardo, ma poi finisce per mostrale il suo lato indolente, preoccupato solo di non dipendere da lei, ma propio mentre lei esce, cerca il suo sguardo.. A volte dirsi ti amo può apparire superfluo …

  5. Nella storia 28 maggio è tutto così vivo, che i nostri sensi avvertono il fragore delle onde, l’odore di salmastro, il colore della notte.
    Sentono la solitudine di lei, antica e profonda.
    Le parole sono quelle che lei avrebbe voluto sentire e che avrebbe voluto dire, ma non sono mai state dette.
    Tutto accade in una vita parallela, come una scena che si ripetrà all’infinito, fino a che la ferita non verrà risanata.
    Lo scrittore-sciamano offre la chiave di guarigione, la formula magica da ripetere come in una costellazione famigliare.
    Sensibilità e intuizione, forse inconsapevole. Potere curativo delle parole.

I commenti sono chiusi.